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17/03/2019
Gp Australia: Bottas da sogno, Ferrari da incubo
Si è aperto stamattina il mondiale di Formula 1 2019 e lo ha fatto regalando dei risultati soprendenti. La vittoria finale è andata ad un perfetto Valtteri Bottas, autentico mattatore di una gara indovinata dal primo all’ultimo metro. Secondo in qualifica, il finlandese ha azzeccato lo start sopravanzando Hamilton e salutando la compagnia da subito. Bravissimo nella gestione delle gomme, Bottas ha costruito mattone su mattone un vantaggio che a fine gara ha superato i venti secondi, mettendolo a riparo da ogni possibile sorpresa. Valtteri ha anche portato a casa il giro veloce che gli è fruttato un punto extra in classifica grazie alla novità regolamentare introdotta in settimana. Una sola gara è troppo poco per considerare riscattata la deludente stagione 2018, ma Bottas sembra aver cambiato completamente il proprio approccio alla gara, lasciandosi alle spalle qualche prestazione troppo molle e, soprattutto, conquistando per la prima volta la testa del mondiale. Lo sconfitto del giorno è indubbiamente Hamilton. Solito fulmine in qualifica, il britannico ha rovinato tutto con uno dei suoi start titubanti e non è riuscito a contrastare la grande prestazione di Bottas, patendo scarso feeling con le gomme nella seconda metà di gara e finendo anche nelle grinfie di Verstappen, che ha chiuso alle sue spalle in volata.
“Hammer” dovrà subito riscattarsi in Bahrein per ristabilire le gerarchie in squadra e non rischiare che il vento in casa Mercedes cambi direzione. Per la Ferrari, il primo GP stagionale è stato un incubo. Le rosse erano fortemente attese dopo essere apparse come le vetture più in forma del lotto durante i test. Le cose però sono andate in maniera diversa, con i piloti di Maranello costretti ad inseguire la Mercedes ed alla fine battuti anche dalla Red Bull di Verstappen. Il quarto posto di Vettel ed il quinto di Leclerc non possono considerarsi risultati accettabili per una compagine che parte come una delle favorite all’iride, e la strada per il successo sembra già in salita. Non è il risultato finale in sé ad allarmare Maranello, ma i distacchi imbarazzanti rimediati ed i problemi tecnici palesatisi sull’asfalto di Melbourne. Gli oltre cinquanta secondi che hanno separato a fine gara Vettel da Bottas sono un gap preoccupante, così come gli ultimi giri compiuti a passo d’uomo dal tedesco con Leclerc alle spalle che per ovvie ragioni ha evitato di attaccarlo.
Un probabile problema tecnico non ha permesso a Vettel di sfruttare tutta la potenza della power unit nel finale, rendendo la debacle globale. Dietro ai primi cinque, il deserto. L’unico a terminare a pieni giri è stato Magnussen con la sua Haas, autore di una gara consistente e regolare che lo ha condotto al sesto posto. Dietro di lui, hanno chiuso doppiati ma a punti Hulkenberg, Raikkonen su Alfa Romeo, Stroll e Kvyat. L’altro alfiere Red Bull, il francese Gasly, è totalmente mancato all’appello. Il suo undicesimo posto finale ad un giro di distacco dal compagno di squadra lo mette già sotto la lente di ingrandimento del team, che in passato non ha perso tempo nel rimpiazzare i piloti che deludevano le aspettative. Esordio stagionale sottotono per Giovinazzi. Il pilota di Martina Franca è finito fuori dalla top ten in qualifica ed in gara ha pagato uno start non perfetto e l’insistenza della squadra nel tenerlo in pista malgrado le coperture ormai finite. La tattica, rivelatasi sbagliata, lo ha condannato ad un magro quindicesimo posto davanti al derelitto duo Williams.
La squadra di Grove è arrivata a Melbourne con pochi giri di test sulle spalle, ma quanto visto in pista è stato abbastanza avvilente. Nettamente indietro nelle prove, le vetture inglesi hanno mestamente chiuso la classifica con distacchi importanti. In particolare, l’atteso ritorno di Kubica si è concluso con un ultimo posto a tre giri di ritardo e poco meglio è andata al suo compagno, il debuttante Russell, che di giri ne ha beccati “solo” due. Le prossime gare diranno veramente dove si trova il polacco ed il valore reale del suo miracoloso rientro in Formula 1. Gp di casa sfortunato per Ricciardo, che al via ha danneggiato l’ala anteriore finendo fuori pista ed è poi stato costretto al ritiro per un problema tecnico. Tra i ritirati anche Grosjean, vittima anche quest’anno del cattivo fissaggio di una gomma, e Sainz, fermato dalla rottura della power unit.
Francesco De Giorgi
