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31/03/2019
F1: Hamilton sfrutta la sfortuna di Leclerc e vince in Bahrein. Ferrari, così non va!
Le due settimane trascorse tra l’Australia ed il Bahrein sembravano aver trasportato la F.1 in un altro mondo, forse in un’altra dimensione. Se la prova mediorientale fosse finita a metà della distanza, chiunque avrebbe stentato a credere alla consecutività delle due gare. Il Bahrein stava regalando una Ferrari in gran forma con un Leclerc eccezionale, velocissimo e nettamente davanti a Vettel, e una Mercedes in difficoltà col solo Hamilton a mantenere la baracca. Invece, purtroppo per la squadra di Maranello, le gare di formula 1 durano 305 km e così a festeggiare è stato proprio Hamilton, con Bottas deludente ma secondo e ancora primo nel mondiale per una sola lunghezza. Guai tecnici alla power unit hanno lasciato a Leclerc solo un terzo posto, propiziato peraltro dalla fortunosa safety car che ha compattato il gruppo per gli ultimi due giri e gli ha consentito di non perdere ulteriormente terreno in classifica. Il monegasco era stato autore di un weekend eccezionale, al sabato si era laureato il più giovane pilota della storia a marcare una pole position ed era il grande favorito per la gara odierna.
Una brutta partenza lo aveva relegato alle spalle di Bottas e Vettel, ma con due splendide manovre si era liberato di entrambi ed era riuscito anche a costruire un margine sostanzioso sul compagno di squadra, col quale si apprestava a marcare una strepitosa doppietta rossa. Il castello di carte del cavallino ha però iniziato a sgretolarsi quando Vettel, nel disperato tentativo di resistere all’attacco portatogli da Hamilton, è finito in testacoda danneggiando l’ala anteriore, che ha poi perduto pericolosamente in pieno rettilineo. Dopo la sosta ai box per le riparazioni, il tedesco è rientrato in nona piazza ed ha avuto vita facile nel liberarsi del duo Renault e di Norris, ma non ha potuto far meglio che quinto. L’errore del quadricampione è stato gravissimo, ed ancora una volta ha mostrato i limiti di Vettel nella gestione di una situazione difficile. Pochi minuti, e la delusione ha lasciato strada alla disfatta totale.
A poco più di dieci giri dalla fine la power unit di Leclerc, autorevolmente in testa, ha deciso di smettere di funzionare a dovere, costringendolo a rallentare tantissimo e a cedere la posizione prima a Hamilton e poi a Bottas. Fortunatamente, quando sembrava che il monegasco dovesse abdicare anche in favore di Verstappen, è giunta a sorpresa una safety car che ha congelato le posizioni fino alla bandiera a scacchi, lasciando a Leclerc, che ha siglato anche il giro più veloce, almeno la soddisfazione del podio. La Ferrari, già acciaccata dopo Melbourne, esce con le ossa rotte dalla trasferta in Bahrein: su un tracciato più tradizionale il gap cronometrico è stato capovolto dalla vetture di Maranello, ma la mancanza di affidabilità è un problema gravissimo che necessita di soluzioni immediate, drastiche e definitive e la mancanza di solidità di Vettel non può più essere trascurata. Dietro ai primi cinque, va segnalato l’eccellente sesto posto di Lando Norris, che con la McLaren sta facendo benissimo e sta offuscando Sainz, oggi ritirato. Settimo ha concluso Raikkonen, bravo a massimizzare con l’esperienza il risultato su una pista indigesta alla sua Alfa Romeo. Deludente ottavo posto per Gasly, lontano anni luce dalle performance di Verstappen e forse già in bilico in casa Red Bull. Punti anche per il rookie Albon e per Perez. Undicesimo Giovinazzi. Incredibile doppio ritiro per la Renault, che ha visto sia Hulkenberg che Ricciardo costretti a fermarsi da due guasti avvenuti nello stesso momento e nella stessa curva. Il loro stop, che ha ricordato quello delle due Arrows in Spagna nel ’98, ha costretto la direzione corsa a mandare in pista la safety car che ha poi neutralizzato la fine della competizione.
Ancora disastrosa la situazione in casa Williams. Le due vetture di Grove hanno approfittato dei primi caotici passaggi per risalire addirittura in zona punti durante la prima tornata di soste, ma quando i valori in campo si sono ristabiliti, per le monoposto britanniche non c’è stato altro da fare se non accomodarsi a fondo classifica. Russell ha chiuso penultimo ad un giro mentre Kubica, il cui ritmo si è alzato in modo preoccupante nel finale, si è classificato alle sue spalle con due tornate di passivo.
Francesco De Giorgi
