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01/07/2012
EURO 2012: VERSO LA FINALE
Come Spagna ’82, come Germania ’06…..Polonia-Ucraina ’12? Tante le similitudini della Nazionale di Prandelli e quelle vincenti di Bearzot e Lippi.
In Spagna ci presentammo sulle scorie del primo grande scandalo scommesse che di certo non aveva lasciato i tifosi indifferenti; analogamente in Germania la spedizione azzurra fu accompagnata dai grossi sussulti e da grandi polemiche successive all’indagine di “Calciopoli” . E anche in questa edizione, lo scandalo scommesse ha fatto capolino, creando non poche difficoltà a Prandelli che ha dovuto anche proteggere la squadra, tenendola, nei limiti del possibile, al riparo dalle polemiche.
Altro punto in comune tra le tre spedizioni azzurre è relativo al girone di qualificazione al turno successivo; in Spagna sui campi di Celta e Vigo, la nazionale del “Grande Vecio” si qualificò alla seconda fase dopo aver realizzato tre pareggi in altrettante partite e solo per un numero di reti superiori realizzate rispetto al Camerun, sciorinando delle prestazioni alquanto deludenti.
La Nazionale di Lippi, seppur qualificatasi come prima del gruppo con due vittorie ed un pareggio, solo all’ultima partita ebbe la certezza di qualificarsi dopo partite combattutissime contro le meno accreditate Ghana e Usa. Anche per Prandelli, l’avvio non è stato dei più esaltanti con una qualificazione ai quarti colta dopo una vittoria per 2-0 contro l’Irlanda del Trap e grazie al successo della Spagna contro la Croazia.
Infine e non meno importante è il percorso verso la finale o come direbbero gli inglesi “Road to the Final”; in Spagna, gli azzurri si esaltarono contro l’Argentina di Maradona e il Brasile di Zico, Falcao e Socrates e affrontarono spavaldamente i polacchi in semifinale e i tedeschi in finale raggiungendo così un traguardo tanto meritato quanto inaspettato; in Germania ’06, la squadra di Lippi dopo un avvio in chiaro-scuro inanellò una serie si prestazioni, proprio come in Spagna, esaltandosi di partita in partita prima di affrontare i padroni di casa in semifinale, dando lezioni di calcio, e poi la Francia in finale.
All’allenatore di Orzinuovi sta succedendo quello che più o meno è accaduto a Bearzot; infatti dopo un avvio stentato (per risultati non certo per prestazioni), ha affrontato senza alcun tipo di timore reverenziale le più accreditate nazionali di Inghilterra e Germania, battute la prima ai rigori e la seconda con un perentorio 2-1 che non da correttamente il segno della prestazione azzurra, in quanto le tante occasioni non sfruttate da Balotelli & co. avrebbero meritato un risultato più rotondo.
E allora, dopo i ragazzi dell’ ’82 e quelli del ’06 stringiamoci attorno ai ragazzi del 2012 che ci stanno facendo vivere un bellissimo quanto inatteso sogno.
Paolo De Giorgio
