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02/07/2012
Euro 2012: Spagna sul tetto d’Europa.
A Kiev va in scena l’ultimo atto del campionato europeo per nazioni di Polonia-Ucraina. La finale pone di fronte meritatamente l’Italia e la pluridecorata Spagna.
Del Bosque sceglie ancora una volta Fabregas per rappresentare la Spagna nel suo gioco d’attacco, insieme a Silva e Iniesta. Dal lato italiano, Prandelli sceglie Montolivo a supporto di Cassano e Balotelli in attacco. Partono benissimo gli spagnoli, col loro palleggio fatto di tocchi di classe e gioco senza palla, nonché pressing a tutto campo. Al 14’ sbloccano il risultato, grazie ad una intuizione di Fabregas che umilia in dribbling Chiellini e mette in mezzo un pallone alto per il brevilineo Silva che devia di testa in rete per l’1-0 delle “Furie Rosse”. La reazione azzurra è fatta di lampi di Balotelli e Cassano, ma neanche un tiro in porta degno di nota. Anzi, al 41’ minuto una verticalizzazione di Xavi premia la corsa di Jordi Alba lunga 50 metri. L’esterno sinistro del Valencia si presenta a tu per tu con Buffon e lo batte (forse il portiere italiano poteva uscire con maggior decisione). Il 2-0 non blocca del tutto l’Italia, ma l’unica conclusione verso la porta spagnola è di Cassano e Casillas la disinnesca alla sua maniera. Termina col doppio vantaggio spagnolo il primo tempo.
Nella ripresa, con l’ingresso di Di Natale al posto di Cassano, Prandelli intende verticalizzare di più il gioco, ma Sergio Ramos e Piqué hanno già preso gol dall’attaccante dell’Udinese ed hanno quindi imparato la lezione. Per comprendere le difficoltà azzurre, bisogna andare al 61’ minuto, quando Thiago Motta, entrato da appena 5 minuti, esce per un infortunio muscolare. L’Italia ha terminato i cambi e chiude in 10 uomini. Finita qui? Per gli spagnoli no, ed ecco i due subentranti Torres (capocannoniere dell’europeo insieme tra gli altri a Balotelli) e Mata all’84’ minuto e all’88’ portano il risultato sul 4-0.
Spagnoli campioni d’Europa ancora una volta, dopo l’edizione del 2008 e nel mezzo il mondiale 2010. Hanno aperto un ciclo che li porterà a vincere ancora per molti anni. La Spagna è diventata impenetrabile, visto che nelle gare ad eliminazione diretta nelle ultime due edizioni dell’europeo e del mondiale non hanno mai preso gol. Casillas, suo portiere e capitano, ormai è una leggenda. Non a caso, lui ed Iniesta vengono indicati come i potenziali vincitori del prossimo pallone d’oro.
Ma non inganni lo 0-4: l’Italia esce a testa alta da questa avventura, dopo il secondo posto nel suo gruppo di qualificazione, dopo aver battuto l’Inghilterra e la Germania dominando. In finale c’era una squadra che in questo momento (è da 6 anni che succede) non fa vedere il pallone a nessuno. Ma Prandelli può ricominciare con fiducia, perché il gruppo è solido. Non vincere un campionato europeo dal 1968 era un peso e la squadra l’ha retto alla grande.
Si chiude la 14esima edizione del campionato europeo per nazioni, un’edizione che ha avuto un grosso successo di pubblico, sia sugli spalti che televisivo. La prossima avrà luogo in Francia nel 2016 e dovrebbe essere allargata a 24 squadre. Anche allora l’Italia sarà in prima fila per tentare la vittoria.
Vincenzo Perrella
