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05/05/2019
Marquez vince e torna padrone della MotoGP. Vittorie anche per Baldassarri ed Antonelli
Il ritorno in Europa del motomondiale ha coinciso con la restaurazione del dominio di Marquez nella MotoGP. Dopo la bruttissima battuta d’arresto di Austin, lo spagnolo è tornato al successo sull’asfalto andaluso di Jerez de la Frontera, dominando in lungo ed in largo una gara che lo ha visto scattare in testa e salutare subito la concorrenza, che poco ha potuto contro una supremazia così marcata. Allo spagnolo era sfuggita la pole nella giornata di ieri e le Ducati ufficiali sembravano poter dire la loro sulla distanza della gara, ma Marquez non si è lasciato scalfire ed ha prima contenuto agevolmente Morbidelli, poi il poleman a sorpresa Quartararo. Quando il francese si è ritirato per un incredibile guasto alla pedana del cambio, la gara si è praticamente chiusa. L’unico a provare una debole resistenza alla fuga del campione in carica è stato Rins, vincitore in Texas ed oggi serio candidato al titolo con la sua Suzuki, ma il suo distacco era già superiore ai tre secondi e non ha potuto far altro che attendere pazientemente la bandiera a scacchi. Il terzo gradino del podio è andato a Vinales, che ha completato una fantastica tripletta spagnola pur senza brillare come i connazionali.
Ai piedi del podio, un poker tricolore: quarto e quinto hanno chiuso Dovizioso e Petrucci, grandi favoriti fino alle prove libere, in difficoltà in prova e poi al di sotto delle aspettative in gara. “Dovi” ha anche dovuto cedere la leadership mondiale a Marquez, da cui dista ora tre punti, e il secondo posto a Rins, che segue il capofila con una sola lunghezza di gap. Sesto posto per un Rossi visibilmente deluso, ma che ha comunque parzialmente raddrizzato un weekend negativo, che lo aveva visto addirittura tredicesimo dopo le qualifiche. Settimo posto finale per Morbidelli, che ha ceduto dopo la metà gara quando era concretamente in lotta per il podio. Ancora una prestazione negativa per Lorenzo, dodicesimo a quasi venti secondi dalla testa e battuto anche dal collaudatore Bradl, decimo e presente a Jerez come wild card. In mezzo ai due hondisti ha chiuso Aleix Espargarò con un’Aprilia ancora troppo distante dalla concorrenza, per la quale il piazzamento ottenuto non può e non deve considerarsi positivo. La squadra di Noale ha approfittato anch’essa del ritorno in Europa per schierare il collaudatore Smith, diciassettesimo, ma ha perso dopo le prove Iannone, alle prese con un infortunio ad una caviglia. Ancora in alto mare la KTM, che galleggia a fondo classifica sia col team ufficiale che con il Tech3. Caduta nelle prime fasi per Pecco Bagnaia.
Gara ridotta per la Moto2, sospesa pochi secondi dopo la prima partenza a causa di una serie di cadute multiple scatenate dallo highsider che ha visto protagonista lo sfortunato Gardner. Ristabilito l’ordine, la prova è ripartita su una distanza accorciata premiando per la terza volta in stagione il nostro Baldassarri, che ha vinto alla sua maniera, cioè lasciando sfogare gli avversari per allungare quanto basta nel finale. Dietro di lui ha chiuso Navarro, il quale ha preceduto il sorprendente Fernandez, in testa per metà gara, e Luthi, che perde ben dodici lunghezze dal nostro Baldassarri, sempre più leader in graduatoria.
La Moto3 ha salutato la prima vittoria e la prima doppietta per il team SIC58, che ha piazzato sul gradino più alto Niccolò Antonelli ed alle sue spalle il nipponico Suzuki. Terzo sul podio l’ottimo Vietti, delusione per il poleman Dalla Porta, solo ottavo. Punti anche per Migno e Foggia, rispettivamente decimo ed undicesimo. Canet, quarto, prende la leadership mondiale con un solo punto di vantaggio proprio su Antonelli.
Francesco De Giorgi
