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GP Spagna: Hamilton vince e ritorna in testa al mondiale, la Mercedes è nella leggenda

12/05/2019

GP Spagna: Hamilton vince e ritorna in testa al mondiale, la Mercedes è nella leggenda

Lewis Hamilton ha vinto il GP di Spagna disputato sul tracciato del Montmelò, alle porte di Barcellona, e si è ripreso la testa del mondiale, pareggiando anche il conto con Bottas in termini di giri veloci in gara. Il britannico aveva perso di un soffio la pole position a favore del proprio
compagno di squadra, ma sin dallo spegnersi del semaforo è balzato al comando senza lasciare scampo a lui come al resto della concorrenza, splendidamente assecondato da una Mercedes semplicemente perfetta, che in Catalogna ha colto la quinta doppietta consecutiva, un traguardo mai raggiunto da nessuna squadra prima d’ora. La gara si è nella sostanza decisa al via. Bottas non è scattato bene ed ha dovuto cedere il passo a Hamilton, difendendosi dagli assalti dei ferraristi, con Vettel che prima ha spiattellato una gomma e poi ha improvvisamente rallentato nel cambio di direzione, ottenendo il doppio effetto negativo di rallentare Leclerc e far sì che Verstappen passasse entrambi.

Il resto della gara non ha praticamente avuto storia: Hamilton ha avuto il solo pensiero di gestire il proprio vantaggio su Bottas, in grado di rispondere solo a tratti allo spunto del rivale. A fine gara “Hammer” si è preso anche il punto del giro più veloce, che rafforza la sua ritrovata leadership mondiale. Alle spalle del duo Mercedes, Verstappen si è trovato in mezzo alle tattiche confusionarie del box Ferrari, che prima ha tardato troppo nell’impartire a Vettel l’ordine di far passare il più veloce Leclerc, poi ha provato un doppio undercut fallito per dei problemi alle posteriori sinistre di entrambi i piloti, quindi ha ripetuto l’errore non ordinando nei tempi giusti a Leclerc di ridare la posizione a Vettel. Nemmeno la safety car, uscita a due terzi di gara per l’incidente tra Norris e Stroll, ha rimescolato le carte. Approfittando della neutralizzazione, la Ferrari aveva fatto fermare Leclerc per la seconda volta, ma il monegasco, che era quarto ma con una sosta in meno, nulla ha potuto alla ripartenza se non difendersi dall’attacco di Gasly.

Per la Ferrari l’ennesimo campanello d’allarme di una stagione che pare compromessa del tutto, perché alla crisi prestazionale, ai guai di affidabilità che hanno pregiudicato almeno una vittoria ed agli errori dei piloti, in Spagna si è aggiunta ancora una volta l’inerzia del muretto box, che pare troppo lento nel prendere le decisioni, giuste o sbagliate che siano. In questo momento le Mercedes sono di un’altra galassia, ma la Ferrari è dietro anche a Verstappen, che sta mostrando la maturità che finora gli era mancata, ed è un bene che l’altro pilota Red Bull, Gasly, stia galleggiando in un’aurea mediocritas che non lo mette in condizione di poter ambire più in alto di un sesto posto.

Dietro ai migliori, il deserto, con Magnussen e la sua Haas al settimo posto davanti a Sainz, Kvyat e Grosjean, che ha dato spettacolo dispensando bloccaggi in frenata, ruotate e fuoripista. Disastro totale per la Renault, che davvero ha smarrito la strada ed è rimasta fuori dai punti con entrambi i piloti, e per l’Alfa Romeo, che ha pagato un’uscita di strada di Raikkonen al primo giro ed un’altra prestazione inconsistente di Giovinazzi. Ancora malissimo le Williams, cui solo lo sdoppiaggio dovuto alla safety car ha risparmiato l’umiliazione di terminare entrambe a tre giri di ritardo da Hamilton.

Francesco De Giorgi 

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