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Hamilton è di nuovo re di Montecarlo al termine di una gara di passione.

26/05/2019

Hamilton è di nuovo re di Montecarlo al termine di una gara di passione.

Lewis Hamilton ha conquistato il suo quarto successo stagionale sullo stretto budello di Montecarlo, compiendo un capolavoro di resistenza al termine di una gara nella quale ha percorso oltre sessanta giri con le gomme “sbagliate”. Malgrado ai box gli avessero montato pneumatici di mescola media in luogo di quelli a mescola dura, il pluricampione britannico è riuscito a tenere il comando della gara approfittando dell’oggettiva impossibilità di sorpasso sul tracciato monegasco ed ha tagliato per primo il traguardo dopo aver girato per gran parte del tempo a ritmo turistico per risparmiare le coperture. Una vittoria di grande caparbietà, ma anche frutto di un weekend emozionale, che ha visto Hamilton gareggiare con un caso replica dedicato a Niki Lauda, suo mentore in Mercedes scomparso in settimana. L’unico ad aver provato ad insidiare concretamente il britannico è stato Verstappen. L’olandese, sulla cui testa gravava una penalità di cinque secondi per aver stretto Bottas contro il muretto all’uscita dei box, ha puntato a lungo Hamilton ed ha provato l’affondo soltanto a tre giri dalla fine, ma il tentativo si è concluso con un lieve contatto senza conseguenze che non ha cambiato lo stato delle cose.

Fallito l’attacco, Verstappen non ha potuto far altro che attendere la bandiera a scacchi sapendo che la penalità lo avrebbe retrocesso in quarta piazza dietro a Vettel e Bottas. Il ferrarista ha colto il secondo posto con merito, ma anche con una buona dose di fortuna, dato che ha sfruttato la penalità di Verstappen ed ha passato Bottas solo perché nel contatto avvenuto in pit lane il finlandese ha forato una gomma ed è stato costretto ad un nuovo stop. Se una parte del box Ferrari può sorridere, nell’altra il clima non è dei migliori. Leclerc è infatti stato costretto a partire quindicesimo a causa di un clamoroso, ma costantemente ripetuto negli anni, errore del muretto box, che non lo ha rispedito in pista nel finale del Q1 per migliorare il tempo, provocandone così l’eliminazione. Il monegasco non si è perso d’animo ed ha iniziato la sua gara odierna a mille, compiendo due sorpassi al limite dell’incredibile ai danni di Norris e Grosjean, ma finendo per forare in un contatto con Hulkenberg che invece aveva resistito al suo attacco. Dopo aver raggiunto i box con una gomma a brandelli e il fondo della vettura a pezzi, Leclerc ha stoicamente cercato di riprendere la gara, cambiando anche più volte la mescola delle gomme, ma ha dovuto arrendersi davanti ad una vettura inguidabile per i troppi danni subiti. Nel frattempo, la direzione corsa era stata costretta a mandare la safety car in pista per cercare di ripulire il tracciato dalle centinaia di detriti lasciati in giro dal monegasco. Tornata ai box la vettura di sicurezza, nella sostanza non è successo nulla di particolare fino alla bandiera a scacchi: gli unici stravolgimenti in classifica sono stati causati dai pit stop di chi non si era ancora fermato e dal contatto tra Kubica, fino a quel momento molto positivo, e un disastroso Giovinazzi, che ha mandato il polacco in testacoda e bloccato il traffico alla Rascasse per una trentina di secondi.

Il punto del giro più veloce è finito a Gasly, quinto dopo aver cambiato le gomme nel finale proprio alla ricerca del bonus per la tornata più rapida. Il francese ha confermato il trend delle prime prove, gareggiando praticamente da solo, troppo distante dai primi ma anche confortevolmente in vantaggio sugli inseguitori. I rimanenti posti a punti sono andati a Sainz, alle ottime Toro Rosso di Kvyat e Albon, a Ricciardo ed a Grosjean. Da segnalare la brutta prestazione di Stroll, che dopo aver rimediato una penalità per una ruotata gratuitamente rifilata a Raikkonen, si è reso protagonista in fase di doppiaggio, infastidendo praticamente chiunque cercasse di sorpassarlo. In graduatoria mondiale Hamilton allunga a +20 sul compagno Bottas, mentre Vettel si riappropria della terza piazza ai danni del penalizzato Verstappen, anche se il suo distacco dalla vetta ha ormai toccato quota 55 lunghezze.

Francesco De Giorgi 

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