Notizie » Sport » Motori

04/08/2019
Gp Ungheria F.1: Hamilton azzarda e vince, Verstappen grande protagonista
Lewis Hamilton ha vinto il GP di Ungheria disputato sul tracciato di Budapest, allungando sempre di più in classifica grazie ad una felice intuizione del suo box, che lo ha richiamato per una sosta extra per fargli calzare coperture fresche e tentare un attacco su un Verstappen che difficilmente avrebbe ceduto in pista. Sembrava dovesse essere un salto nel buio, un azzardo eccessivo, tant’è che lo stesso britannico aveva espresso i suoi dubbi via radio al box. E invece il muretto Mercedes aveva perfettamente ragione. Quella sosta in più per montare coperture più morbide era la mossa giusta per poter avere ragione del giovane olandese, che ha risposto colpo su colpo al rivale fino a che le gomme lo hanno assistito, ma non ha potuto nulla quando, a pochissimi chilometri dalla conclusione, Hamilton è piombato su di lui girando tre secondi al giro più forte.
Persa la vittoria senza nemmeno potersi difendere, Verstappen è tornato ai box per prendersi almeno il giro più veloce e mitigare un minimo l’amarezza per un successo sfumato davvero di un soffio. Nella battaglia per la vittoria sembrava dovesse esserci anche Bottas, ma il finnico, che pure aveva tentato al via un assalto a Hamilton, ha dovuto subire la risposta del rivale ed i sorpassi di Leclerc (con annessa ruotata) e Vettel, prima di rientrare ai box per rimettere in sesto il mezzo danneggiato nel contatto col monegasco. Con lo scandinavo fuori causa, la Ferrari ha colto il podio grazie a Vettel, ma nel complesso la prestazione è stata poco positiva.
Le vetture di Maranello avevano raccolto il quarto ed il quinto posto nelle qualifiche, ma non erano mai sembrate particolarmente in forma o comunque in grado di lottare concretamente per il successo. In gara, dopo l’inizio roboante di Leclerc, le due rosse si sono limitate a tenere il loro ritmo, troppo distante dai due davanti ma sufficientemente veloce da garantire la tranquillità rispetto agli inseguitori. L’aver differenziato la tattica tra Leclerc e Vettel non ha portato particolari benefici se non per il tedesco il quale, complici le coperture più fresche rispetto al monegasco, è riuscito a cogliere il podio a tre tornate dalla fine con un sorpasso da battaglia vera. Le prossime due piste, Spa e Monza, sulla carta potrebbero aiutare la rossa, ma il lavoro che attende i tecnici di Maranello è tutt’altro che semplice e potrebbe non bastare per riportare la Ferrari in cima al podio.
Al quinto posto, doppiato, ha chiuso un positivissimo Sainz, autore di una gara consistente e concreta con la sua McLaren. Dietro di lui si è piazzato Gasly, che dopo il parziale risveglio di Silverstone è di nuovo piombato nell’abisso della mancanza di competitività. Il francese sembra essere davvero sulla graticola, ha chiuso ancora una volta ad oltre un giro di ritardo dal compagno Verstappen, non è riuscito mai ad organizzare un attacco concreto a Sainz e, nel complesso, ha deluso profondamente. C’è da chiedersi quanto ancora la Red Bull potrà attendere il suo risveglio, visto che una tale mancanza di prestazioni pone di fatto la squadra angloaustriaca in condizioni di gareggiare con un solo pilota.
Gli altri posti a punti sono andati a Raikkonen, Bottas, autore di una buona rimonta dopo la botta subita al via da Leclerc, Norris ed Albon, quest’ultimo autore di un bel duello col compagno di squadra Kvyat, poi quindicesimo. Da segnalare anche la bellissima battaglia tra Magnussen e Ricciardo i quali, malgrado la posta in gioco fosse una magrissima quattordicesima posizione, hanno dato spettacolo per molti giri con l’australiano che ha tentato in tutti modi di passare il danese, ma senza riuscirci. Weekend no per Giovinazzi, solo diciottesimo ed a due giri di ritardo per aver danneggiato al via il fondo vettura in un contatto. Salutata l’Ungheria, la F.1 andrà in vacanza per un mese prima del dittico composto dai Gp del Belgio e d’Italia, da disputarsi su due piste vecchio stampo all’inizio di settembre.
Francesco De Giorgi
