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11/08/2019
MotoGP Austria: Dovizioso spezza l’egemonia di Marquez, sul podio anche Quartararo
Andrea Dovizioso ha ripetuto sull’asfalto del Red Bull Ring l’impresa che nel 2017 lo portò a battere all’ultima curva Marc Marquez, conquistando un GP d’Austria condotto in maniera perfetta. Assistito da una Ducati in ottima forma sul circuito più favorevole alla rossa, “Dovi” non ha mai lasciato margine a Marquez, andando oltre ogni limite per rispondere agli attacchi del rivale e all’ultima curva, in staccata, ha portato a termine una manovra eccezionale e senza possibilità di replica, che gli ha consegnato la seconda vittoria stagionale. Marquez dal canto suo ha fatto davvero il possibile per rompere la maledizione che non lo ha mai visto vincente al Red Bull Ring, ma dovrà attendere almeno un altro anno. Lo spagnolo ha avuto a disposizione una Honda quasi perfetta, mai così potente, ma gli è mancato il guizzo finale per tenere Dovizioso alle sue spalle. Dietro i due fuggitivi, il terzo gradino del podio è andato ad un ottimo Quartararo, in testa nei primi giri, che col terzo podio stagionale si candida seriamente ad essere uno dei protagonisti assoluti del futuro. Al quarto posto ha chiuso Rossi, bravissimo a rimontare dalla decima piazzola di partenza e buon protagonista nelle prime fasi.
Quinto, un Vinales sottotono, che è emerso come d’abitudine nella seconda metà di gara avendo ragione di misura su Rins. Splendida la prestazione di Bagnaia, settimo al termine di una dura battaglia che lo ha visto prevalere nel finale su Oliveira, miglior pilota KTM al traguardo. Delusione per Petrucci, solo nono e peggiore all’arrivo tra i piloti con una Ducati “buona” a disposizione. Decimo posto per Morbidelli, mentre Iannone ha chiuso sedicesimo ed ultimo al termine dell’ennesima gara no per l’Aprilia. La casa di Noale è ormai totalmente allo sbando, le prestazioni continuano a non arrivare e su una pista dove il motore è tutto è stata nettamente la moto peggiore del lotto. A parte Iannone, rallentato nel finale da un problema, anche Espargarò non ha potuto nulla contro la pochezza del suo mezzo, chiudendo solo quattordicesimo e staccatissimo.
La gara della Moto2 è andata ad un perfetto Brad Binder il quale, nonostante non fosse il più veloce in pista, è riuscito a passare per primo sul traguardo costringendo progressivamente tutti i suoi rivali all’errore. Grandi rimpianti in tal senso per Marini, che è caduto a pochi giri dalla fine abbattendo l’incolpevole Bastianini, e per Gardner, caduto e rimasto pericolosamente in mezzo alla pista dopo un contatto con Alex Marquez (poi secondo). Ultimo gradino del podio per Navarro, che ha preceduto Baldassarri, migliore degli italiani in una gara che ha visto comunque Pasini, Locatelli, Bulega e Di Giannantonio a punti.
In Moto3 grandissima vittoria di Romano Fenati, tornato al successo a quasi due anni dall’ultimo successo al termine di una gara condotta in modo perfetto e conquistata per distacco sul compagno di squadra Arbolino e su McPhee, che per pochissimi millesimi ha tolto il podio a Vietti e la tripletta agli italiani. Con loro era rimasto anche Masià, ma al penultimo giro il giovane spagnolo è rovinosamente finito a terra abbandonando le sue velleità di podio e le residue speranze di mondiale. Sesto posto per Dalla Porta, che si riappropria così della leadership mondiale ai danni di Canet, deludente decimo dietro ad un Antonelli rimasto a lungo un “fantasma” in classifica a causa di un guasto al trasponder. Il programma della giornata era stato aperto dalla MotoE alla seconda gara stagionale. La vittoria è andata a Mike Di Meglio, con Simeon e Smith a podio davanti a De Angelis e Ferrari.
Francesco De Giorgi
