Notizie » Sport » Motori

08/09/2019
Superbike: Rea vince 2 volte a Portimao e vede l’iride. Bautista fa sua Gara 2 ma quanti rimpianti
Jonathan Rea ormai ha ipotecato il quinto titolo consecutivo in Superbike. Con una doppia vittoria ed il secondo posto in Gara 2, il nordirlandese della Kawasaki si è portato a 91 punti di vantaggio su Bautista quando alla fine mancano soltanto tre round. La situazione è quindi più che delineata, con l’intero circo delle derivate di serie costretto ad inchinarsi ancora una volta alla superiorità del pilota britannico, mai come quest’anno competitivo e artefice quasi unico del suo successo, alla guida di una Kawasaki che non è più la moto di riferimento e comincia ad accusare il peso degli anni. In casa Ducati, Bautista va via da Portimao con più di un rimpianto. La vittoria in Gara 2 ha dimostrato come lo spagnolo avesse ritmo e velocità per poter primeggiare in tutte e tre le prove, ma due partenze sfortunate, una con un pericoloso contatto con Davies ed un’altra semplicemente lenta, lo hanno costretto a due furiose rimonte che non lo hanno visto andare oltre il quarto ed il secondo posto. Gli avversari dei due dominatori della stagione sono stati troppo discontinui per rappresentare un serio problema. Davies, secondo in Gara 1, è finito addirittura fuori dai punti in Superpole Race ed è stato fermato da un guasto in Gara 2, mentre Lowes, Van Der Mark e Ratzgatlioglu si sono spartiti i terzi posti. Male Melandri, che sta vivendo un finale di carriera piuttosto anonimo, mentre Rinaldi non ha convinto né in prova né in gara. Le tante aspettative riposte nella BMW e nel nuovo motore studiato dai tecnici tedeschi sono andate disattese. Sykes si è ben comportato in qualifica ma in gara la moto bavarese è parsa addirittura meno in forma che in passato ed un nono posto è stato il massimo che l’inglese è riuscito a portare a casa, mentre il compagno Reiterberger si è fermato ad un dodicesimo. La situazione in Honda è ormai disperata. Anche se per il 2020 si dà ormai per certo l’arrivo della nuova moto e di Bautista, la stagione attuale si sta chiudendo su livelli inaccettabili.
Con Camier assente ormai da quattro mesi ed ancora lontanto dal recupero, la casa giapponese ha perso totalmente la bussola, affidandosi prima a Yuki Takahashi, per poi tenere in garage la seconda moto per due gare e quindi ingaggiare l’altro Takahashi, Takumi, per la gara di Portimao. Il nipponico è stato l’unico a portare un miserrimo punto nel carniere della Honda, mentre Kiyonari e Delbianco sono rimasti a fondo classifica per tutto il weekend. Da segnalare la presenza in pista di Sylvain Barrier, in passato due volte campione Superstock ed oggi in gara come wild card.
Finale thrilling in Supersport, con le ostilità interrotte a pochi giri dal termine a causa dell’olio lasciato in pista dalla MV di De Rosa. Il fantasioso regolamento, che lascia troppi dubbi sul risultato finale quando questo è determinato da una bandiera rossa, ha fatto si che si dovessero attendere alcuni minuti prima che venisse ufficializzata la vittoria del nostro Caricasulo, fresco di firma con GRT per il 2020 in Superbike. L’italiano ha potuto festeggiare il successo perché nell’ultimo settore compiuto prima della sospensione era riuscito a sopravanzare il rivale Krummenacher, ora distante solo dieci lunghezze in graduatoria. Sul podio con loro ha chiuso Mahias, buon quinto posto per Badovini, punti anche per Ruiu e Fuligni.
In Supersport300 vittoria in volata di Scott Deroue, che ha preceduto il leader mondiale Gonzalez e la campionessa uscente Ana Carrasco. I tre sul podio sono gli unici ancora in grado di poter lottare per l’iride quando ormai mancano solo due prove alla fine della stagione, anche se il vantaggio di Gonzalez su Deroue, 38 punti su 50 ancora disponibili, lascia poche speranze agli inseguitori.
Francesco De Giorgi
