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MotoGP: Marquez suda sette camicie per battere Quartararo a Misano, che caos il finale della Moto2!

15/09/2019

MotoGP: Marquez suda sette camicie per battere Quartararo a Misano, che caos il finale della Moto2!

Marc Marquez è salito di nuovo sul gradino più alto del podio della MotoGP in quel di Misano Adriatico dopo le cocenti delusioni rimediate a Spielberg e Silverstone, dove aveva dovuto cedere il passo negli ultimi metri prima a Dovizioso e poi a Rins. Il “Cabroncito” ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione all’ultimo passaggio di un sempre più lanciato Quartararo, che quando non cade è costantemente tra i più veloci in pista. I due di testa hanno fatto gara a parte dopo aver liquidato Vinales nelle prime fasi ed hanno risolto la questione per la vittoria battagliando tra di loro praticamente solo negli ultimissimi chilometri, con Marquez come al solito freddo e cinico nell’infilarsi per due volte all’interno del rivale e conquistare il settimo successo stagionale che lo porta a +93 su Dovizioso, un vantaggio che potrebbe consentirgli di festeggiare l’ennesimo titolo già nella prossima gara di Aragon. Prova deludente per la nutrita compagine italiana. Su una pista molto favorevole alla Yamaha, Rossi e Morbidelli hanno chiuso quarto e quinto dopo aver battagliato per gran parte della gara, ma senza mai essere in lotta
concretamente per il podio. Dietro di loro ha chiuso Dovizioso, miglior ducatista in un weekend che definire negativo per la casa bolognese sarebbe eufemistico. Petrucci ha infatti concluso deludente decimo, mentre Pirro e Bagnaia sono finiti a terra a metà gara in due distinti incidenti. Non ha nemmeno preso il via Iannone, alle prese con i postumi di ben tre cadute rimediate nei due giorni di prove. Ancora una gara disastrosa per Jorge Lorenzo. Lo spagnolo è ancora lontanissimo dalla forma migliore dopo i tanti infortuni patiti nell’ultimo anno solare, ma il quattordicesimo posto finale a ben quarantasette secondi dal vincitore e compagno di squadra è davvero difficile da giustificare e da mandare giù. 

È ancora sub judice il risultato della Moto2. Sul traguardo è passato per primo Augusto Fernandez di un nulla sul nostro Di Giannantonio, che aveva dominato la gara fino a poche curve dalla fine. Sul podio con loro è finito il leader mondiale Alex Marquez, ma tutto potrebbe essere sconvolto da eventuali decisioni dei commissari, che nel pomeriggio ascolteranno i piloti e potrebbero penalizzare lo spagnolo. Fernandez ha infatti più volte infranto i track limits senza mai incorrere neanche in un avvertimento, cosa toccata con precisione chirurgica ai suoi rivali, ed ha compiuto il sorpasso vincente con una manovra molto dura, che lo ha portato a toccare ben due volte il nostro Di Giannantonio. Regolamento alla mano, non ci sarebbe stato nemmeno da discutere, ma sarà necessario attendere alcune ore prima di sapere se il podio celebrato in mondovisione sarà quello definitivo. Qualunque sia la decisione finale, ad uscirne sconfitta sarà la direzione gara.

Primo successo in carriera per Tatsuki Suzuki in Moto3. Il giapponese del team SIC 58 ha conquistato un commovente successo proprio sul tracciato intitolato alla memoria di Marco Simoncelli precedendo in volata McPhee ed Arbolino. Il leader mondiale Dalla Porta è stato penalizzato ed ha chiuso solo ottavo, ma ha comunque potuto allungare in graduatoria su Canet, stoppato da un problema tecnico nelle prima fasi di
gara.

Doppia gara per la MotoE, che ha recuperato a Misano una delle gare annullate ad inizio stagione. Entrambe le prove sono andate al nostro Ferrari, splendido dominatore in casa e nuovo leader iridato. Da segnalare la bella prova di Casadei, terzo in gara 2 davanti a Canepa, la doppia caduta del poleman De Angelis, che coltivava propositi di successo, ed il grave infortunio occorso a Tuuli in gara 1, nella quale è stato coinvolto in una caduta di gruppo riportando una frattura ad una gamba. Va segnalato che in tutto il weekend si sono verificati parecchi incidenti, molti dei quali hanno messo fuori gioco svariati piloti che hanno riportato infortuni più o meno gravi, come i nostro Pasini, Fenati e Antonelli.


Francesco De Giorgi 

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