Jonathan Rea è nella leggenda! Il pilota nordirlandese della Kawasaki ha conquistato in Francia il suo quinto mondiale consecutivo nella Superbike, traguardo mai raggiunto da altri piloti nella ultratrentennale storia della categoria. Un successo arrivato dopo due secondi posti grazie alla vittoria in Gara 2 ed al contemporaneo ritiro di Bautista, malamente falciato da Ratzgatlioglu nelle prime fasi. Il turco è stato il vero protagonista del weekend nel bene e nel male, cogliendo in Gara 1 e nella Superpole race due successi straordinari, i primi in carriera, ottenuti battendo Rea nelle ultime curve al termine di due eccezionali rimonte dalla piazzola di partenza numero sedici. In ogni caso, pur se non ci fosse stato l’incidente, difficilmente qualcuno avrebbe potuto togliere dalle mani di Rea il titolo, visto che Bautista non ha mai trovato la quadra per tutto il weekend ed è stato lontanissimo dal podio. Lo spagnolo ha ufficializzato il suo passaggio in Honda per il 2020 e vivrà le ultime due gare da separato in casa con la Ducati dopo aver gettato via un titolo che sembrava già suo prima di metà stagione. A Magny Cours ha brillato anche Van Der Mark, pur se ha raccolto pochissimo rispetto a quanto mostrato.

L’olandese della Yamaha avrebbe meritato la vittoria in gara 1, ma una banale scivolata a soli tre giri dalla fine gli ha tolto la gioia, tuttavia si è parzialmente rifatto con il terzo posto nella Superpole race e la piazza d’onore in gara 2. Torna a casa deluso anche Chaz Davies, che ha sprecato le sue possibilità in gara 1 con una pericolosa caduta e non è riuscito più ad agguantare il podio nelle altre due prove. Male gli italiani, praticamente non pervenuti per tutto il weekend. Melandri continua il suo lento addio all’agonismo con piazzamenti appena nella top ten, Rinaldi non è riuscito ad adattarsi alla pista francese e Delbianco ancora una volta ha pagato la pochezza della propria Honda. In casa nipponica, dopo cinque mesi, si è rivisto in pista Leon Camier. L’inglese è apparso più in forma della propria moto e con un settimo ed un nono posto ha mosso finalmente la sua asfittica classifica.

Nella Supersport, vittoria del transalpino Mahias, autore di una battaglia bellissima che lo ha visto prevalere di misura su Isaac Vinales, alla sua prima prestazione di gran valore. Nulla di fatto per la classifica mondiale, col leader Krummenacher caduto in malo modo nelle prime fasi e il nostro Caricasulo, che aveva in mano la possibilità di rovesciare il mondiale scappando via, che ha sprecato tutto cadendo per ben due volte in due giri. Ottima prestazione per Badovini, che ha colto il podio precedendo l’altro azzurro De Rosa. Col nono posto finale, il poleman Kyle Smith si è aggiudicato il challenge europeo della categoria. Da segnalare il bruttissimo incidente occorso alla prima curva a svariati piloti tra i quali il nostro Fuligni. Per consentire i soccorsi, apparsi in verità piuttosto disorganizzati, la gara è stata sospesa e poi fatta ripartire su una distanza ridotta.

Seconda vittoria stagionale in Supersport per Ana Carrasco, che batte Manuel Gonzalez e Deroue, col secondo che è diventato anche campione del mondo della categoria. La gara è stata come al solito di gruppo, anche se nel finale i piloti in lotta per il successo si sono ridotti solo a quattro. Trasferta incolore per gli italiani, con Ieraci unico a punti al settimo posto.

Francesco De Giorgi