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28/10/2019
Gp Australia: Marquez vince ancora, Dalla Porta primo ed iridato in Moto3
Marc Marquez ha vinto anche il Gp d’Australia disputato domenica sull’asfalto di Phillip Island in una delle gare più spettacolari ed imprevedibili della stagione. Lo spagnolo ha gestito benissimo la gara nella prima fase di gruppo selvaggio, facendo poi selezione e scappando nella scia di Vinales. Il duo spagnolo ha progressivamente disperso la concorrenza fino all’ultimo giro, al cui inizio Marquez ha affondato il colpo che gli ha garantito l’undicesimo successo stagionale. Vinales ha provato a rispondere, ma il suo rivale ha chiuso tutti gli spazi fino al tornantino in discesa, approcciando il quale la Yamaha ha disarcionato Maverick privandolo anche del secondo posto. La piazza d’onore è stata così raccolta da un ottimo Crutchlow, staccatissimo, mentre il terzo gradino del podio è stato appannaggio dell’eroe locale Miller, che ha battuto in volata un eccellente Bagnaia, alla miglior gara in carriera in MotoGP. Bellissima prestazione anche per Iannone, sesto e finalmente competitivo con l’Aprilia, che ha piazzato in top ten anche Aleix Espargarò e che gli ha consentito per un brevissimo tratto addirittura di condurre la gara. Settimo posto per Dovizioso alle prese con una Ducati troppo ballerina e ottavo per Rossi, che ha brevemente guidato nelle prime fasi prima di retrocedere. Undicesimo posto per Morbidelli, mentre Petrucci è stato vittima di un brutto highside al primo passaggio, che lo ha visto travolgere
l’incolpevole Quartararo. Si è rivisto in pista Zarco, che sostituirà fino a fine stagione Nakagami costretto ad operarsi ad una spalla. Il francese, al primo contatto con la Honda dopo la fine del suo rapporto con la KTM, ha concluso tredicesimo. Ancora una prova disastrosa per Lorenzo, che da quattro gare non riesce a chiudere a punti e che domenica ha finito ultimo ad oltre un minuto dal vincitore.
Secondo successo stagionale per Brad Binder in Moto2. Il sudafricano della KTM ha regolato per distacco il compagno Jorge Martin e Thomas Luthi. L’ottavo posto finale di un Marquez fuori forma tiene ancora aperte le speranze mondiali sia di Binder che di Luthi, anche se i ventotto punti di vantaggio dell’iberico a due gare dalla fine sono un margine più che rassicurante. Sfortunata la pattuglia italiana, decimata al primo passaggio dalla solita manovra fuori misura di Lecuona, che ha mandato a terra Marini e Bezzecchi beccandosi una morbidissima long lap penalty. Il migliore dei nostri al traguardo è stato Baldassari, quinto, con Manzi ottimo nono, Bulega dodicesimo e Di Giannantonio quattordicesimo.
Vittoria della gara e titolo mondiale della Moto3 per Lorenzo Dalla Porta, che diventa il primo pilota tricolore a conquistare l’iride nella categoria nata nel 2012. Il giovane toscano ha gestito alla perfezione tutte le fasi di una gara turbolenta, con il solito gruppone di scalmanati impegnato a contendersi il successo, ed ha preceduto in volata il compagno di squadra Ramirez ed Arenas. La svolta nella gara e nel mondiale è avvenuta alla prima curva del terzo giro, quando Aron Canet è finito gambe all’aria per la terza volta in tre gare, salutando definitivamente il mondiale e consegnandolo nella mani di Dalla Porta, al quale a quel punto sarebbero serviti solo tre punti per festeggiare. Il pilota del team Leopard ha però dato tutto sé stesso ed ha riportato quello che è il suo terzo successo stagionale, quarto in carriera. Benino gli altri italiani, in lotta fino all’ultimo per la vittoria ma poi relegati in sequenza dal nono al dodicesimo posto con Arbolino davanti a Nepa, Foggia e Fenati.
Francesco De Giorgi
