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GP Teruel Superbike: Esplode la stella Rinaldi, ma Rea va in fuga. Locatelli vola in Supersport.

06/09/2020

GP Teruel Superbike: Esplode la stella Rinaldi, ma Rea va in fuga. Locatelli vola in Supersport.

Il primo “back-to-back” della storia della Superbike ha visto il mondiale delle derivate dalla serie tornare di nuovo in pista sul tracciato di Aragon ad una sola settimana di distanza dalla gara precedente. Le gare spagnole hanno visto Jonathan Rea conquistare due secondi posti nelle prime manche e vincere gara 2 in modo da scappare in fuga solitaria verso il suo sesto mondiale consecutivo, anche grazie alla caduta di Redding nella prova di sabato, che gli ha consentito di ampliare il suo margine in campionato fino a 36 lunghezze. Malgrado l’ennesimo colpo del nordirlandese, il vero protagonista del weekend di Aragon è stato Michael Ruben Rinaldi. Il campione Superstock del 2017 ha vissuto una tre giorni da protagonista assoluto, dominando le prove libere, conquistando la prima fila in qualifica e vincendo gara 1 per distacco.

L’italiano è stato quasi perfetto, dimostrando maturità e velocità, ottimamente assistito dalla sua Ducati ben curata del privatissimo team GoEleven, anch’esso alla prima vittoria, ed è arrivato ad avere un distacco prossimo agli otto secondi prima di controllare nel finale. La chiave della vittoria di Rinaldi va cercata nell’azzardata scelta di gomme, che lo ha visto puntare sulla SCX, una gomma ultrasoft ad alte prestazioni sulla cui durata aleggiavano non pochi dubbi. Il riminese ha fugato ogni perplessità con una guida pulitissima e costante ed è riuscito a dominare largamente tutti gli avversari, che hanno potuto solo assistere all’allontanamento della sua sagoma all’orizzonte.

Nella Superpole Race è momentaneamente risorto Redding, che ha dato l’anima per riscattare l’errore del sabato e conquistare la partenza al palo, ma l’inglese non è riuscito a ripetersi in gara 2, dovendosi accontentare del terzo posto alle spalle di Rea e Rinaldi, al quale è mancata la giusta esperienza per resistere al campione in carica che aveva avuto modo di scandagliarlo seguendolo per molti giri. Sono mancati all’appello Davies, caduto in gara 2 e mai davvero in corsa per il podio, e Bautista, che ha assaggiato l’asfalto in entrambe le gare lunghe dopo aver mostrato eccellenti progressi.

Ancora un weekend no per Melandri. Il ravennate, dopo il promettente esordio di Jerez si è completamente perso e non riesce più a tirare fuori una prestazione accettabile. Per lui ed il team Barni un magrissimo dodicesimo posto in gara 2. Da segnalare il debutto di Matteo Ferrari sulla Ducati del team Motocorsa in sostituzione dell’infortunato Mercado. L’italiano, campione in carica MotoE, è riuscito a conquistare punti nelle due manche lunghe e non ha fatto errori. Considerando che prima di venerdì aveva visto la Panigale V4 solo in fotografia, una prestazione positiva. Ennesima gara no per la BMW che sembra davvero in un tunnel senza uscita.

Ad Aragon si è virtualmente chiuso il mondiale della Supersport. Andrea Locatelli ha infatti continuato la sua stupefacente striscia di successi conquistando le vittorie numero 8 e 9 della sua straordinaria stagione. Ancora una volta l’alfiere del team Evan Bros ha lasciato sfogare i suoi avversari nei primi passaggi, poi ha dato sfoggio della sua superiorità scavando un solco incolmabile tra sé ed i rivali. L’episodio che ha però virtualmente chiuso le ostilità è avvenuto all’inizio di gara 2, quando Raffaele De Rosa (splendido secondo in gara 1) ha centrato alla prima staccata l’incolpevole Jules Cluzel, in quel momento in testa alla gara. Il francese è stato duramente colpito alla gamba sinistra ed è stato trasportato al centro medico. Un colpo mortale al campionato, che vede proprio Cluzel (terzo in gara 1) primo inseguitore di Locatelli in graduatoria a 79 lunghezze di distacco, mentre il terzo assoluto, Mahias (che ha chiuso secondo in gara 2 davanti ad Isaac Vinales), di punti di distacco ne ha addirittura 106. In Supersport300 le vittorie sono andate a Rodriguez Nunez e Buis, che già era stato terzo nella prima prova e che così ha rinforzato la sua leadership mondiale portandosi a +9 su Deroue, rispettivamente quarto e secondo.

Francesco De Giorgi 

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