Il Gp di San Marino ha incoronato al termine di una gara guidata con straordinaria autorità il nostro Franco Morbidelli, che ha conquistato il primo successo in carriera nella top class dopo aver comandato dall’inizio alla fine la competizione, senza mai dare alcun segno di cedimento, costruendo il suo margine decimo su decimo ad ogni giro ed amministrando nel finale come un consumato campione. L’italo brasiliano della Yamaha non ha davvero avuto rivali sul tracciato di Misano, incontrando la resistenza del solo Rossi per la prima metà di gara, ma poi il “dottore” ha progressivamente ceduto fino ad essere beffato all’ultimo giro dal rimontante Mir, che gli ha rubato a poche curve dalla fine il terzo gradino del podio. Secondo posto per un eroico Bagnaia. Il torinese è infatti tornato alle gare proprio in questa occasione dopo l’infortunio alla gamba rimediato a Brno. Dietro Rossi hanno chiuso Rins, poi Vinales e infine Dovizioso, settimo e nuovo leader mondiale grazie alla doppia caduta di Quartararo. Il 2020 sarà probabilmente ricordato come un anno senza un vero padrone. Dopo l’infortunio di Marquez, nessuno è riuscito ad imporre la propria legge o a farsi vedere con continuità nelle posizioni da podio. Non ci sono infatti stati piloti in grado di ripetersi nel lungo termine e dopo l’iniziale dominio, Quartararo si è sciolto progressivamente fino al ritiro di oggi. Allo stesso modo, mezzi che sembrano efficacissimi su un circuito, spariscono di classifica su quello successivo, come accaduto alle KTM a Misano dopo i trionfi del Red Bull Ring. Dovizioso dunque comanda in classifica, ma il suo settimo posto finale è davvero poca cosa per una graduatoria che vede almeno metà dello schieramento ancora teoricamente in lizza per il titolo e che, se Marquez tornasse a sorpresa, non lo vedrebbe escluso in partenza dalla battaglia.

Trionfo tricolore in Moto2, con Marini vincitore al termine di una splendida battaglia col compagno di squadra Bezzecchi, che ha chiuso secondo immediatamente davanti all’altro azzurro Bastianini. Quello del giovane fratello di Valentino Rossi è un successo importantissimo, che lo lancia in classifica mondiale a +17 su Bastianini, mentre Bezzecchi, grazie ai venti punti di Misano, si è posizionato terzo. Bene anche il resto della pattuglia azzurra, con Di Giannantonio a guidare il trenino degli altri in settima posizione e Baldassarri, Dalla Porta, Corsi e Bulega a prendersi gli ultimi punti disponibili.

Vittoria in volata per John McPhee in Moto3. Lo scozzese ha avuto ragione di un nutrito gruppetto di concorrenti guidato da Ogura e Suzuki, con lui sul podio a fine gara. fuori dalle posizioni che contano il plotone italiano col migliore, Arbolino, soltanto sesto, Fenati ottavo davanti a Foggia, Migno ed Antonelli e Rossi tredicesimo davanti a Nepa. Il leader mondiale Arenas è caduto a pochi chilometri dalla fine ma resta ancora in testa alla graduatoria anche se con soli 5 punti di vantaggio su McPhee.

È tornato al successo in MotoE il campione in carica Ferrari, autore di una gara consistente che gli ha permesso di balzare in testa a metà gara sorpassando l’ottimo Casadei, in zona podio fino a poche curve dalla fine e poi quinto. Sul podio hanno chiuso Simeon ed il leader mondiale Aegerter. A punti anche Zaccone, settimo davanti a De Angelis e Marcon, con Canepa undicesimo. Tra sette giorni si replica, sempre sul Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico.

Francesco De Giorgi