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Moto Gp: Caos meteo a Le Mans, vincono Petrucci, Lowes e Vietti.

11/10/2020

Moto Gp: Caos meteo a Le Mans, vincono Petrucci, Lowes e Vietti.

La tappa francese del motomondiale, disputata sul circuito Bugatti di Le Mans, è stata flagellata dal maltempo, che ha condizionato oltre misura lo svolgimento delle prime prove e delle gare in un’alternanza di pioggia e sole con la costante del gran freddo. La scelta di venire a gareggiare nel nord della Francia a metà ottobre e di disputare le gare decisive di una delle classi proprio in quest’occasione si è rivelata sbagliata. Per quanto possano essere richiamate tutte le scusanti del caso per l’emergenza Covid, probabilmente era necessario ragionare meglio sulla collocazione temporale delle gare disputabili. Il finale della MotoE è stato fortemente condizionato dal meteo e dalle condizioni della pista: oltre al titolo sfumato per Ferrari, parecchi piloti hanno dovuto fare i conti con le conseguenze di cadute dovute alle bassissime temperature, all’asfalto bagnato (e già scivoloso di suo) ed alle coperture utilizzate nelle classi piccole, rivelatesi inadeguate alle condizioni ambientali.

Ad averci rimesso più di tutti è stato il povero Canet, gravemente infortunatosi ad una mano, ma anche Marini, Martin, Di Giannantonio e tanti altri hanno disputato le gare non al 100% a causa degli acciacchi rimediati in prova. Anche la MotoGP è stata condizionata dai capricci del meteo, con un acquazzone scatenatosi a pochi minuti dal via che ha provocato un ritardo nella procedura ed ha scompaginato le carte in tavola. La gara, partita subito con la caduta di Rossi, ha visto una prima parte dominata dal trio Ducati con, nell’ordine, Petrucci davanti a Dovizioso e Miller. Alle spalle, gli avversari hanno fatto l’elastico per poi ricongiungersi coi fuggitivi a metà distanza. A nove passaggi dalla fine Dovizioso ha rotto gli indugi attaccando Petrucci, il quale ha risposto proprio mentre Rins, ormai parte del gruppo, ha effettuato una staccata spaventosa, che solo per miracolo non si è tramutata in un disastro, inserendosi al secondo posto e ricacciando indietro proprio Dovizioso. Nel giro di pochissimi chilometri è successo di tutto, con Petrucci che ne ha approfittato per scappare, Rins a terra alla prima curva e Miller costretto al ritiro da un guasto. Costruito un margine rapidamente salito fino a tre secondi, Petrucci ha iniziato ad amministrare mentre Dovizioso, sempre più in crisi di gomme, veniva scavalcato da un sorprendente Alex Marquez e da Pol Espargarò. Intanto anche Crutchlow terminava la sua gara nella sabbia.

Malgrado il più giovane dei fratelli Marquez abbia provato fino all’ultimo a riprenderlo, Petrucci è riuscito a mantenere la leadership e a portare a casa il suo secondo successo in MotoGP ad oltre un anno dal trionfo del Mugello. Malissimo le Yamaha, col leader mondiale e poleman Quartararo irriconoscibile alla guida di un mezzo a tratti più lento dei migliori di due secondi al giro. Per lui un magrissimo nono posto con Vinales e Mir in scia e un margine in classifica di dieci punti proprio sullo spagnolo della Suzuki.

Dopo 4 anni è tornato alla vittoria in Moto2 Lowes. Il britannico si è visto servire sul piatto d’argento il successo dal connazionale Dixon, dominatore fino a pochi chilometri dalla fine, quando è finito a terra. Dietro lui gran podio per Gardner, che ha beffato all’ultima curva Bezzecchi. Male Marini, malconcio per un gran botto in prova e solo diciassettesimo e senza punti. Il giovane fratello di Rossi mantiene comunque la leadership mondiale con 134 lunghezze su Bastianini (undicesimo per una penalità), 20 su Bezzecchi e 22 su Lowes.

Spettacolare vittoria per Vietti in Moto3. L’alfiere del team VR46 è venuto fuori prepotentemente nel finale conquistando la leadership a pochi chilometri dalla fine difendendosi dagli attacchi degli inseguitori. Alle sue spalle l’altro azzurro Arbolino, che al pari di Vietti guadagna punti sul capoclassifica Arenas, terzo e di nuovo in testa alla graduatoria per aver sfruttato il weekend no di Ogura, solo nono (grazie alle innumerevoli cadute) e mai competitivo sin dalle prove. Sfortunato Fenati, abbattuto dal compagno di squadra quando era nel gruppo di testa. Buon quinto Migno, punti per Foggia, Rossi e Nepa, caduto McPhee.

Le due gare della MotoE, disputatesi quasi al tramonto ed in condizioni di gran freddo hanno incoronato campione lo spagnolo Torres, vincitore della prova del sabato e per questo praticamente quasi certo del successo finale, viste le cadute di Casadei, Ferrari ed Aegerter. In Gara 2 lo spagnolo ha lasciato a Tuuli il successo è si è accontentato di chiudere sesto, piazzamento più che sufficiente ad alzare la coppa. 

Francesco De Giorgi

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