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25/10/2020
Gp Portogallo: Hamilton vince e sorpassa Schumacher, il settimo titolo è a portata di mano
Dopo i fasti della gara del Nurburgring, Lewis Hamilton si è ripetuto disputando una gara estremamente intensa sul tracciato di Portimao, novità assoluta per il circus, che ha riportato in auge il GP del Portogallo dopo ben 24 anni di assenza dal calendario. “Hammer” ha lasciato sfogare Bottas nelle libere, infliggendogli un colpo fatale in qualifica conquistando la pole un po’ a sorpresa e poi in gara ha compiuto il suo capolavoro. I primi giri sono stati estremamente scoppiettanti grazie ad un breve scroscio di pioggia che ha infastidito i piloti proprio allo spegnimento dei semafori. Hamilton è andato subito in difficoltà perdendo la posizione su Bottas, ma entrambi i piloti Mercedes hanno pagato dazio nei confronti di uno scatenato Sainz il quale, aiutato dalle gomme morbide sull’asfalto viscido, è riuscito addirittura a prendere un piccolo margine sugli inseguitori. La pioggia si è però rivelata effimera e le gomme sono diventate all’improvviso un grosso handicap per via dell’usura. Lo spagnolo futuro ferrarista è stato rapidamente riassorbito lasciando strada anche a Verstappen e Leclerc, che nei primi passaggi era stato molto conservativo. In questo contesto, Bottas sembrava poter addirittura scappare, mentre Hamilton badava soprattutto a non commettere errori. Quando la situazione si è normalizzata, Lewis è tornato sotto al suo rivale infilzandolo non appena questi ha iniziato a soffrire con le gomme.
Da quel momento, non c’è stato verso di riprendere il sei volte campione, che ha avuto come unica preoccupazione la pioggia che, a parte qualche gocciolina caduta in alcuni frangenti, non si è comunque vista. Il peso del dominio di Hamilton è dato dalla seconda metà di gara, nella quale con le gomme dure ha girato tre secondi più forte di Bottas nel giro di uscita dai box, portando poi il suo vantaggio fin o a venticinque lunghissimi secondi battendo continuamente la miglior prestazione assoluta sul giro secco. Il successo del britannico non è solo la pietra tombale definitiva su un mondiale che solo la matematica tiene aperto, ma è anche il numero 92 del suo ruolino personale, cifra che gli ha permesso di mettersi definitivamente alle spalle Michael Schumacher nel computo dei piloti più vincenti di sempre. Bottas è uscito pesantemente ridimensionato da questa gara e ad un certo punto ha addirittura rischiato di finire nelle grinfie di Verstappen, che ha provato invano a ricucire lo strappo con lui. Quarto posto per Leclerc, che ha confermato l’ottima qualifica con una gara di sostanza, che lo ha visto tentennare sotto la breve pioggia iniziale per poi rimontare, anche se forse il podio poteva essere alla sua portata. Ad incidere sul risultato finale è stata la scelta del box Ferrari di fargli calzare gomme dure all’ultimo pit stop, in luogo delle medie montate dieci giri prima da Verstappen.
La speranza era di poter sorprendere l’olandese o in pista, approfittando dell’usura delle sue coperture, o ai box, qualora fosse stato costretto ad una sosta extra. La valutazione sul consumo si è però rivelata sbagliata e non solo Verstappen ha mantenuto le sue gomme in perfetta efficienza fino alla fine, ma il troppo freddo ha persino messo in difficoltà Leclerc, che non riusciva a mandare nella giusta temperatura le coperture. A parte i primi quattro, tutti gli altri hanno concluso doppiati. Quinto si è classificato un perfetto Gasly, che non avrebbe potuto fare meglio sia per piazzamento che per qualità della prestazione. Sesto Sainz, forse un po’ deluso dopo l’inizio lampo. Settimo ha chiuso Perez, bravissimo a rimontare dopo il testacoda al primo giro in seguito ad un contatto con Verstappen. Il messicano ha anche accarezzato il sogno di finire quinto, ma negli ultimi giri ha remato perdendo posizioni con le gomme ridotte ormai a due stracci ed è riuscito a stento a contenere il ritorno di Ocon e Ricciardo. Decimo posto ed un punticino per Vettel. Il tedesco sta ormai trascinando con difficoltà il suo rapporto con la Ferrari fino a fine anno ed ancora una volta è stato triturato nel confronto con Charles Leclerc.
Solo quindicesimo in qualifica, è risalito di cinque posti ma la sua gara è stata nel complesso abbastanza anonima. La speranza è che la prossima settimana ad Imola la Ferrari possa presenziare con una squadra a due punte per onorare al meglio il rientro dell’”Enzo e Dino Ferrari” nel circus iridato. Gara da incorniciare per Raikkonen, autore di una prova ottima malgrado il risultato finale (undicesimo) non lo abbia premiato. Il finlandese si è reso protagonista di un primo giro spettacolare, nel quale è risalito da sedicesimo a sesto ed ha dato l’anima per portare a casa punti con un’Alfa Romeo comunque poco competitiva.
Francesco De Giorgi
