Dodici giorni per agguantare l'obiettivo che la società ha fissato come prioritario ad inizio annata ripagando così nove mesi vissuti all’insegna del sacrificio e del duro lavoro quotidiano. Mancano solo tre partite al termine del torneo, duecentosettanta minuti nei quali spendere sul terreno di gioco fino all'ultima stilla di energia sia fisica che mentale per inanellare quel tris di vittorie che assicurerebbe l’accesso alla fase a gironi della prossima Champions League. Questo l'obiettivo del Napoli, quarto in classifica con 70 punti, che nell'incontro valevole per la trentaseiesima giornata del campionato di serie A, la diciassettesima del girone di ritorno, affronta al Maradona, fischio di inizio previsto domani sera alle 20:45, l'Udinese, undicesima a quota 40.

I risultati maturati nell’ultima uscita hanno riportato la formazione campana tra le prime quattro ed ora i padroni di casa sono pienamente padroni del proprio destino ma a patto di riuscire a vincere tutte le partite ancora in calendario, circostanza che potrebbe apparire scontata per una formazione che sta viaggiando sulle ali dell’entusiasmo ma che non deve però generare il rischio di sottovalutare gli ultimi ostacoli se si considerano tutti i cali di tensione che il gruppo ha manifestato nel corso dei mesi. Fondamentale approcciare il match con l’intensità delle grandi occasioni al cospetto di una rivale che, dopo il pari conquistato al Dall’Ara contro il Bologna, ha conquistato la matematica certezza della permanenza in massima serie e potrà scendere in campo senza alcuna pressione psicologica legata alla conquista del risultato.

Contro una compagine che dovrebbe raccogliersi nella propria metà campo per chiudere gli spazi e poi provare a colpire in ripartenza gli azzurri dovranno curare in maniera particolare la corretta tenuta delle distanze tra i reparti per non sbilanciare la squadra e dovranno cercare di limitare i due elementi avversari di maggior tasso tecnico, De Paul e Pereyra, aggredendo in pressing per ridurre il loro raggio d’azione. Determinante non affrettare lo sviluppo delle trame di gioco ma far girare con pazienza il pallone per scardinare il fortino avversario anche se una partenza a spron battuto e una rete nei primi minuti potrebbero creare le premesse necessarie a mettere l’incontro in discesa. Potrebbe rivelarsi prezioso in questa circostanza il tiro dalla distanza, arma tattica grazie alla quale i partenopei hanno già messo a segno venti gol. Particolare attenzione dovrà invece prestare la retroguardia campana all’abilità dei saltatori avversari sulle situazioni di palla inattiva come testimoniano le nove realizzazioni in acrobazia. Per quanto concerne la scelta dello schieramento iniziale Gattuso dovrebbe confermare gli uomini che hanno iniziato la partita del Picco con la sola possibile eccezione di Hysaj al posto di Mario Rui anche se peserà sicuramente l’assenza dell'infortunato Mertens che priverà il tecnico di una preziosa alternativa a partita in corso. Sul versante opposto Gotti dovrebbe schierare il 3-5-1-1 nel quale Pereyra dovrebbe muoversi alle spalle del riferimento centrale avanzato Okaka.

 Andrea Addezio