Verstappen domina a Montecarlo e si prende il mondiale. Sainz gran secondo, peccato per Leclerc
Sembrava finalmente la gara della riscossa Ferrari. Sembrava davvero che la rossa potesse tornare al successo, per di più sul tracciato più prestigioso e speciale dell'intero circus iridato. Sembrava, appunto, ma i sogni spesso hanno durata breve e quella che era sembrata una coraggiosa impresa da parte di Leclerc, ossia una pole position conquistata sul campo e difesa al punto da finire nel guardrail nel tentativo di migliorarsi, si è trasformata in un incubo. I tecnici Ferrari hanno ritenuto di non procedere con la sostituzione del cambio dopo il crash considerandolo integro ed evitando così di incorrere in penalizzazioni, tuttavia il destino si è di nuovo materializzato davanti a lui sotto forma di una rottura al semiasse sinistro nel giro di allineamento che non gli ha permesso di partire per la gara. L'errore di Charles è stato sicuramente grave ed ha totalmente compromesso il weekend, sebbene in una pista come quella di Montecarlo anche i migliori più di una volta hanno pagato dazio, ma la squadra non può essere esente da colpe per quanto accaduto prima dello start.
Nonostante tutto, le qualità della Ferrari sono comunque emerse permettendo a Sainz di cogliere un sontuoso secondo posto (primo podio stagionale) a brevissima distanza dal dominatore Verstappen, vincitore con pieno merito di una gara condotta con grande intensità. L'olandese, grazie al suo successo, si è ripreso la leadership mondiale ai danni di Hamilton, vittima di uno dei peggiori weekend della storia della Mercedes. L'inglese ha sprecato tutto in qualifica, stoppando un tentativo nel momento in cui Leclerc è finito a muro, perdendo così la possibilità di effettuare l'ultimo giro a sua disposizione e dovendosi accontentare del settimo posto in griglia. La squadra in gara ha fatto il resto, chiamandolo al pit stop troppo presto e costringendolo a restare nel traffico per perdere una posizione a vantaggio Gasly. Il settimo posto finale dell'inglese è un piazzamento avvilente e pericoloso in ottica mondiale, ma quanto accaduto a Bottas è ancora più incredibile. Il finlandese della Mercedes è stato infatti costretto al ritiro dall'impossibilità della squadra a cambiare la sua gomma anteriore destra, rimasta in qualche modo incastrata al mozzo senza che ci fosse modo di estrarla e sostituirla. La squadra delle frecce (non più) d'argento ha perso anche la leadership nel mondiale costruttori anche se si mantiene a stretto contatto con la Red Bull grazie al giro più veloce siglato con ritmi da qualifica da Hamilton nel finale. Il terzo gradino del podio è stato appannaggio di un ottimo Norris, che ha fatto una gara strepitosa con la sua McLaren in livrea Gulf contenendo nell'ultimo terzo un Perez autore di una gran rimonta.
Il britannico di Woking ha fornito una prestazione eccezionale, che brilla ancor di più in considerazione della deludentissima dodicesima posizione del compagno Ricciardo, che ha subito anche l'onta del doppiaggio da parte del team mate. Quinto posto per un risorto Vettel, finalmente a suo agio con la Aston Martin su una pista che richiede manico, ma anche esperienza. Sesto Gasly, anche lui convincente dopo un periodo no, ottavo Stroll, a lungo sulle spine per un rischio penalità poi non comminata. Nono posto per Ocon, che grazie alla strategia giusta è riuscito a prevalere sul nostro Giovinazzi, di fatto stoppandolo per gran parte della gara, visto che il ritmo della sua Alpine era nettamente peggiore rispetto a quello del pilota Alfa Romeo. Undicesimo Raikkonen, autore comunque di una prova positiva, male Alonso, mai in gara e staccatissimo, senza nessuna possibilità di finire nei punti.
Francesco De Giorgi