MotoGP al Mugello: Quartararo vince e scappa nel giorno della scomparsa di Dupasquier
Anche se senza pubblico, il ritorno della MotoGP al Mugello dopo la pausa del 2020 dovuta all’emergenza Covid era stato immaginato come una grande festa, ma purtroppo il destino ha voluto che non fosse così. Il giovanissimo svizzero Jason Dupasquier, appena 19 anni, è infatti deceduto oggi in conseguenza di un terribile incidente occorsogli negli ultimi secondi della qualifica della Moto3 di ieri. La notizia della sua morte è arrivata pochi minuti prima dello start della Moto2 ed ha comprensibilmente gettato un’ombra tetra sul prosieguo della giornata. Seppur scossi dall’accaduto, i piloti hanno comunque trovato il coraggio per abbassare di nuovo le proprie visiere e lanciarsi sul nastro d’asfalto per onorare la memoria del giovane elvetico.
La gara delle MotoGP potrebbe diventare in prospettiva decisiva per il mondiale: Fabio Quartararo ha infatti conquistato un successo importantissimo in chiave iridata, seminando gli avversari in pista dopo che l’unico in grado di impensierirlo, il nostro Bagnaia, si è steso demolendo la sua Ducati quando era in testa. Il francese ora guida il mondiale con 24 punti di vantaggio su Zarco, oggi ottimo quarto dopo essere stato coinvolto in un incidente incredibile con Bastianini nel giro di ricognizione. Sul podio hanno chiuso Oliveira e Mir, che ha a lungo combattuto col compagno Rins, caduto a 4 passaggi dalla fine. Deluso Miller, sesto dopo aver gareggiato per il podio nelle prime fasi. Solo ottavo Vinales, buon nono posto di Petrucci, anche se distaccatissimo, davanti ad un Rossi che ha solo parzialmente risollevato un weekend che ancora una volta lo ha visto tribolare in prova. Tre punticini per Pirro, sostituto dell’ancora infortunato Martin, uno per Savadori con l’Aprilia. Ancora sfortunatissimo Morbidelli, che avrebbe potuto puntare alla top five, ma è stato trascinato fuori pista nelle primissime fasi dalla caduta di Marc Marquez scaturita da un tamponamento di quest’ultimo ai danni di Binder.
Seconda vittoria in carriera in Moto2 e leadership in campionato rafforzata per Remy Gardner, che all’ultimo giro ha raggiunto e superato il compagno/rivale Raul Fernandez, che aveva vinto a Le Mans e Portimao. Terzo gradino del podio per Bezzecchi, pilota azzurro meglio piazzato in una gara abbastanza deludente per gli italiani. L’alfiere del team VR46 ha in realtà beneficiato della penalizzazione comminata a Roberts per aver superato i limiti del tracciato, in quanto l’americano lo aveva preceduto di un’incollatura sul traguardo. Terza caduta in quattro gare per Lowes, che vede allontanarsi sempre più un mondiale che dopo la doppia vittoria in Qatar sembrava saldamente nelle sue mani. Caduto anche Di Giannantonio, che sembrava poter aspirare ad un posto sul podio.
La gara della Moto3, disputata in un comprensibile tono minore, è stata comunque combattutissima ed ha visto primeggiare il nostro Foggia in volata su Masia e Rodrigo, col leader mondiale Acosta solo ottavo dopo essere stato riassorbito dal gruppone per aver sbagliato la tattica negli ultimi chilometri. Peccato per Fenati, serio candidato alla vittoria ma soltanto sesto sul traguardo.
Francesco De Giorgi