Il ritorno della Superbike sul tracciato di Donington Park sembrava poter chiudere nuovamente il discorso iridato a favore di Rea, da sempre specialista del veloce saliscendi delle midlands, tuttavia un sontuoso Ratzgatlioglu non solo è riuscito a battere l'avversario, ma lo ha anche costretto all'errore in Gara 2 prendendosi la testa del mondiale, seppur con due soli punti di margine. Il giovane turco della Yamaha ha ricostruito un weekend che sembrava compromesso dopo la pessima qualifica che lo aveva costretto alla piazzola numero tredici, rimontando furiosamente nelle difficili condizioni miste di Gara 1 fino a prendere subito la leadership e quindi la vittoria. Il suo weekend è proseguito con la saggia gestione nella Superpole Race che lo ha visto accontentarsi del sesto posto prima che si compiesse il capolavoro in Gara 2, quando ha messo sotto pressione Rea fino a costringerlo a finire a gambe all'aria alla curva Coppice. Ripartito, il nordirlandese non è riuscito a conquistare punti utili, vanificando il successo nella gara corta ed il comunque positivo secondo posto di una Gara 1 vissuta oltre il limite, con almeno 3 o 4 rischi eccessivi che per un nulla non lo hanno visto finire a terra. Rea adesso ha due settimane di tempo per raccogliere le idee e preparare il nuovo assalto alla testa dell'iride, che mai finora gli era sfuggita a metà campionato.

Donington ha visto la parziale risurrezione della BMW, che ha brillato in qualifica con entrambi i piloti ufficiali e portato a casa tre podi grazie ad un secondo ed un terzo posto di Sykes ed un ulteriore terzo di van der Mark. Le condizioni dell'asfalto inglese sono comunque state molto particolari, per cui è presto per inserire di nuovo le moto tedesche nel novero dei possibili vincitori, tuttavia i segnali positivi non possono essere sottovalutati. Ancora una volta si è visto in gran forma l'americano Gerloff, reduce dal debutto (senza troppa gloria, in verità) in MotoGP. Il pilota yankee si è dimostrato velocissimo conquistando un secondo posto in Gara 2 che avrebbe potuto essere ulteriormente arricchito da un altro podio nella gara di sabato, se solo non avesse esagerato finendo gambe all'aria all'ultimo tornantino. Nel marasma generale, la Ducati è andata incontro ad un vero e proprio naufragio. Il pilota di punta Redding ha commesso un errore dietro l'altro cadendo subito al sabato, finendo ultimo con le gomme sbagliate nella Superpole Race e riscattandosi solo in Gara 2 grazie al quarto posto, ma le sue chance mondiali sono attualmente molto poche. Rinaldi, eroe assoluto a Misano, si è letteralmente sciolto sotto il cielo plumbeo di Donington, conquistando punti solo nelle gare lunghe con un ottavo posto come miglior piazzamento.

Complessivamente, il miglior pilota della rossa è stato Davies, che coi soli 16 punti conquistati nel weekend dimostra quanto la Ducati abbia penato in Inghilterra. Timidi segnali di ripresa per la Honda, che però ha funzionato decentemente solo nella mani di Haslam, con Bautista, invece, in evidente difficoltà quando le condizioni dell'asfalto erano miste. Weekend difficile per gli altri italiani, col solo Bassani in buona evidenza, mentre Locatelli ha demolito la sua  moto al sabato e non ha brillato nelle gare odierne. Si è interrotto invece anzitempo il rapporto tra Samuele Cavalieri ed il team Pedercini. La squadra di Volta Mantovana è subito corsa ai ripari schierando il pilota locale Luke Mossey, che ha conquistato i primi due punti stagionali per il team in Gara 1. A Donington non hanno gareggiato né la Supersport né la Supersport300, che torneranno in pista tra due settimane nella tappa di Assen. 

Francesco De Giorgi