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WSBK ad Assen: Rea fa 3 su 3 e torna leader

25/07/2021

WSBK ad Assen: Rea fa 3 su 3 e torna leader

  Jonathan Rea ha espugnato Assen facendo bottino pieno grazie alle tre vittorie conseguite, e adesso è da solo al comando della classifica con ben 37 punti di vantaggio sul rivale Razgatlioglu. Il nordirlandese ha fatto il bello ed il cattivo tempo per tutto il weekend e ha vinto chiudendo in fuga tutte e le tre le gare, lasciando agli avversari solo le briciole. Razgatlioglu ha cercato di fare ciò che ha potuto, combattendo strenuamente ma dovendosi accontentare di due terzi posti in Gara 1 e nella Superpole Race, quest'ultimo piazzamento peraltro frutto della retrocessione di una posizione rimediata per aver ecceduto i track limits. Il colpo mortale al weekend del turco e forse al mondiale intero, l'ha però inferto Gerloff, che alla prima curva di Gara 2 si è infilato con un attacco decisamente fuori misura, buttando a terra Razgatlioglu e complicando seriamente il discorso iridato.

Il caos generatosi alla prima curva ha dato modo a Locatelli di mettersi ben in evidenza. Il lombardo si è portato al comando di Gara 2 ed ha resistito quasi fino a metà distanza agli attacchi di Rea per poi cedere anche a Redding. Il terzo posto finale è comunque un piazzamento notevole, che avrebbe fatto il paio con quello della Superpole Race se non avesse anche lui rimediato una penalità venendo retrocesso quarto e che si aggiunge al quinto posto conquistato in Gara 1 per un weekend da incorniciare. Dopo il disastro di Donington è parzialmente risorta la Ducati, che è tornata a casa con tre secondi posti (due di Redding e uno di Rinaldi) ed in generale una buona prestazione globale con Davies e col sempre in crescita Bassani. Ancora molto al di sotto delle aspettativa, invece, Rabat. La BMW si è confermata nettamente in risalita con le buone prestazioni del “casalingo” Van der Mark, mentre Sykes è apparso meno in forma come dimostrato dalla caduta al penultimo passaggio di Gara 2. La Honda sembra invece non riuscire a trovare la via d'uscita e raccoglie poco nel complesso, con Bautista due volte a terra prima di finire quinto ed Haslam che veleggia sempre intorno alla decima posizione.

La trasferta olandese ha visto la Superbike perdere i pezzi. Si è rivisto in pista il team Moriwaki con Mercado, ma Pedercini ha lasciato a casa la seconda moto ex-Cavalieri e i team RC Corse con Laverty e Alstare con Ponsson hanno dato forfait. Di contro, abbiamo visto in azione il positivo Mantovani come wild card con una moto 2019, ma dopo le cadute in Gara 1, sia Mahias che Folger si sono infortunati lasciando solo 19 piloti sulla griglia della domenica. 

Il mondiale Supersport ha ormai preso la via della Svizzera, nello specifico quella di Aegerter, dominatore del weekend di Assen e ormai in fuga solitaria in graduatoria dopo aver battuto di misura Odendaal al sabato ed aver approfittato della caduta di quest'ultimo nella gara odierna, che lo ha visto comunque risalire in sella per chiudere tredicesimo. Con la doppietta olandese, Aegerter è volato a +44 sul più diretto rivale e addirittura a +61 su Oettl, ottimo protagonista con un secondo ed un terzo posto. Da segnalare la bella prestazione in Gara 2 da parte del sammarinese Bernardi, terzo fino agli ultimi chilometri e poi quinto al traguardo, mentre va celebrato il ritorno sul terzo gradino del podio di Randy Krummenacher, finora decisamente poco in evidenza. Trasferta deludente per gli italiani, con un doppio zero per De Rosa, una caduta in Gara 2 per Caricasulo e, in generale, prestazioni deludenti e lontane dai migliori per tutti gli altri.

Nella Supersport300 Huertas ha rinforzato la sua posizione di leader con un primo ed un quinto posto, approfittando della caduta nella prima prova del suo rivale Booth-Amos, vincitore poi di Gara 2. sul podio del sabato sono finiti i due olandesi Meuffels e Buis, su quello odierno i due transalpini De Cancellis e Di Sora, ma gli ordini d'arrivo sono stati completamente stravolti dalla miriade di penalità comminate dai commissari di gara per le più disparate ragioni. Di fatto, la situazione in pista rimane pericolosa ed ancora lontana dall'essere pienamente nelle mani della direzione gara, con l'aggravante che le molteplici penalizzazioni che arrivano ad una certa distanza temporale dalla conclusione delle gare rendono anche tutto poco comprensibile.

Francesco De Giorgi

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