Lewis Hamilton ha vinto un folle Gran Premio dell'Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah al termine di una gara delirante che lo ha visto battere Verstappen e portarsi a pari merito con lui quando manca una sola prova al termine della stagione. Il successo del britannico è arrivato dopo quasi due ore di caos totale. Le prove avevano incoronato il duo Mercedes con Hamilton davanti a Bottas e a Verstappen, che nell'ultimo tentativo aveva picchiato col posteriore rovinando la sospensione. La partenza aveva lasciato le cose sostanzialmente com'erano in griglia, con le due frecce tedesche davanti alla Red Bull dell'olandese, questo fino al decimo giro, quando si è scatenato il caos: Mick Schumacher ha perso il controllo della sua Haas in una delle tante curve veloci ed è finito duramente nelle protezioni demolendo la vettura. Per la direzione gara non c'è stata alternativa al mandare in pista la safety car. Con Hamilton intenzionato a sfruttare la neutralizzazione per il cambio gomme, Bottas ha attuato il gioco di squadra, rallentando a dismisura per permettere al compagno di effettuare il cambio in maniera indisturbata e per non perdere a sua volta la posizione rispetto a Verstappen che lo seguiva.

L'olandese ha però provato a sparigliare le carte restando in pista per prendere la testa delle operazioni. La tattica era azzardata e probabilmente perdente ma, dopo 4 giri dietro la vettura di sicurezza, la direzione corsa ha deciso di sospendere le ostilità, dando di conseguenza un vantaggio enorme a chi non aveva effettuato il pit stop. Al nuovo via Hamilton ha subito bruciato Verstappen, ma l'olandese si è ripreso la posizione tagliando la prima curva e permettendo persino ad Ocon di inserirsi tra sé ed il rivale, mentre dietro Leclerc ha incolpevolmente speronato Perez e nel caos susseguente Mazepin ha duramente tamponato Russell. La direzione gara ha di nuovo immediatamente sospeso le ostilità rispedendo tutti ai box.

Dopo la pausa, è uscita una nuova griglia di partenza con Ocon promosso in pole davanti a Hamilton e Verstappen. Al nuovo spegnimento dei semafori, l'olandese ha tirato fuori dal cilindro una staccata perfetta, infilando Hamilton ed approfittando del taglio operato da Ocon alla prima curva per prendersi la testa. Hamilton ha atteso qualche giro, poi si è ripreso la seconda posizione ed è arrivato ad attaccare Verstappen. In un continuo susseguirsi di virtual safety car a causa dei rottami persi di volta in volta dalle vetture, Hamilton ha raggiunto il rivale ed ha operato un primo attacco, ma entrambi sono finiti fuori pista tagliando la prima curva. L'olandese ha fatto rallentato vistosamente in un tratto veloce, ma Hamilton, forse per non concedergli il DRS nel segmento successivo, non lo ha passato ed il tutto è finito con un incredibile tamponamento a bassa velocità dell'inglese che ha danneggiato la sua ala. Per non incorrere in penalità, Verstappen ha comunque ceduto la posizione al rivale dopo pochi chilometri, ma lo ha ripassato subito sfruttando proprio l'ala mobile ed alla fine ha di nuovo dovuto farsi da parte accontentandosi di trottare fino al traguardo in seconda posizione senza poter nemmeno togliere il punto addizionale del giro veloce a Hamilton.

Dietro di loro, Bottas ha strappato il podio ad Ocon in volata consegnando di fatto la coppa costruttori alla Mercedes, mentre per il terzo gradino del podio la Ferrari sembra ormai al sicuro grazie al settimo ed all'ottavo posto di Leclerc e Sainz, che hanno permesso di ridurre i danni nei confronti della McLaren, che ha piazzato Ricciardo quinto e Norris decimo. Buonissimo nono Giovinazzi. La prossima settimana ad Abu Dhabi Hamilton e Verstappen si giocheranno il titolo partendo esattamente dallo stesso punteggio, eventualità verificatasi in precedenza solo nel 1974. Il finale sarà, dunque, quello che qualunque organizzatore vorrebbe per il suo campionato con due rivali a pari punti pronti a tutto per vincere, ma il modo con il quale si è concretizzata la situazione, ha tolto non poco gusto al tutto.

Francesco De Giorgi