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Si apre in Spagna il mondiale Superbike 2022

08/04/2022

Si apre in Spagna il mondiale Superbike 2022

Il Motorland di Aragon nel prossimo weekend vedrà l’inizio del mondiale Superbike 2022. Sarà un avvio ricco di novità per un campionato finalmente in piena salute, che vedrà 24 iscritti fissi ed alcune wild card di lusso già annunciate per diverse gare, segno di una prosperità che mancava da tempo e di un rinnovato interesse nei confronti delle derivate di serie. Ad Aragon si rinnoverà la sfida tra Razgatlioglu e Jonathan Rea, col nordirlandese della Kawasaki intenzionato in tutto e per tutto a riprendersi lo scettro che dopo sei anni di dominio gli ha sottratto il turco della Yamaha.

test hanno mostrato un Rea subito in palla con Razgatlioglu un po’ più in difficoltà con la messa a punto, ma il pilota dei tre diapason è un animale da gara che sa trarre il massimo dalla moto in condizioni di competizione diretta, per cui sarà la pista a stabilire il reale stato di forma dei due contendenti. Per il box al loro fianco, Yamaha e Kawasaki hanno puntato sulla continuità, confermando rispettivamente l’ottimo Locatelli, alla ricerca del primo successo nella categoria, e il veterano Lowes, desideroso di riscatto dopo un 2021 rovinato dagli infortuni. Anche quest’anno il ruolo di terzo incomodo spetta alla Ducati, che ha deciso di tornare al passato affidandosi di nuovo ad Alvaro Bautista, prelevato dalla Honda.

Lo spagnolo sulla rossa aveva dominato incontrastato la prima metà del mondiale 2019, salvo poi sprecare tutto in una serie impressionante di errori che consegnarono l’iride a Rea. Nei test stagionali l’iberico ha mostrato una notevole velocità che lo pone direttamente tra i favoriti, ma le troppe scivolate in cui è incappato destano comunque preoccupazione.

La seconda sella ducati sarà appannaggio del confermato Rinaldi, che dovrà però trovare la continuità che gli è sempre mancata e che gli ha fatto alternare vittorie strepitose a weekend anonimi. Parziale cambiamento in casa BMW, che ha sostituito con Redding l’uscente Sykes, emigrato nel BSB. Il britannico ex Ducati è però parso in difficoltà nei test anche a causa di una moto ancora lontana dalla migliore competitività. Al suo fianco ci sarà il confermato Van der Mark, che però salterà la prima gara per un infortunio e sarà per l’occasione sostituito da Mykhalchik, ufficiale BMW nell’endurance.

Rivoluzione totale in casa Honda, che ha ingaggiato i due giovani spagnoli Lecuona e Vierge per cercare di riemergere dopo anni di difficoltà. La scelta operata dalla casa giapponese è coraggiosa, avendo puntato su due piloti ancora non espertissimi e con un curriculum finora piuttosto scarno (6 podi in 195 gare nel motomondiale in due), ma per questo forse troppo azzardata. La pattuglia degli indipendenti sarà guidata anche quest’anno dalle squadre Yamaha, con il duo GRT composto dai confermati Gerloff (migliore pilota non ufficiale nel 2021) e Nozane, con GIL Motorsport di nuovo affidatosi al “casalingo” Ponsson e col debuttante MotoXRacing che schiererà il rookie Tamburini.

La Ducati risponderà con il confermato Bassani, sempre in sella ad un mezzo del team Motocorsa, mentre GoEleven si affiderà al rookie Oettl e Barni cercherà di dimenticare due anni difficili col giovane sammarinese Bernardi, ottimo lo scorso anno in Supersport. Gli indipendenti Kawasaki saranno tutti accomunati dalla voglia di riscatto con Mahias finalmente guarito dagli infortuni che tornerà in sella alla moto di Puccetti, Orelac che schiererà il giovanissimo Konig e Pedercini che ha confermato Cresson ma schiererà per quattro volte Haslam come wild card. Il team Bonovo, unica squadra satellite BMW, avrà una formazione tutta d’attacco con Laverty e Baz, mentre Moriwaki continuerà con Honda schierando il confermato Mercado e il malese Syahrin proveniente dal Motomondiale.

Francesco De Giorgi

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