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Bastianini vince ad Austin e si riprende la testa del mondiale. A segno anche Arbolino e Masià

11/04/2022

Bastianini vince ad Austin e si riprende la testa del mondiale. A segno anche Arbolino e Masià

 La quarta prova stagionale della MotoGP, disputata sul serpentone velocissimo di Austin, in Texas, ha visto la seconda vittoria dell'anno del nostro Enea Bastianini, strepitoso alla guida di una Ducati decisamente in palla. Il giovane del team Gresini ha compiuto una gara capolavoro dando sfoggio di grande sagacia tattica sfruttando una volta di più la sua enorme capacità di gestire le gomme nella fase finale della competizione. “Bestia” ha beffato Jack Miller negli ultimi giri, staccandolo dopo aver imposto un ritmo insostenibile alla competizione. L'australiano avrebbe poi ceduto anche al rientro di Rins, oggi particolarmente in forma, finendo poi terzo. Dopo due gare difficili, Bastianini è così tornato in vetta e si è ripreso anche il comando nella graduatoria mondiale, con cinque punti di vantaggio proprio su Rins, e undici su Alex Espargarò, piombato in una magra undicesima posizione dopo il trionfo argentino. Quarto posto finale per Mir, al quale è mancato un pò di spunto per lottare per il podio e quinto per Bagnaia, che conferma il piazzamento di Termas de Rio Hondo.

Sesto un incredibile Marc Marquez. Dopo l'infortunio patito in Indonesia, lo spagnolo ha bruciato le tappe del recupero tornando a sorpresa su un tracciato che è da sempre un suo feudo e sul quale ha trionfato per distacco anche l'anno scorso. Marquez ha disputato delle buone qualifiche, anche se il piazzamento finale non è stato esaltante anche per qualche errore di troppo, ed in gara ha compiuto una rimonta notevolissima dalle retrovie dopo aver pasticciato allo spegnimento dei semafori ed essere rimasto quasi fermo. Un peccato, perché l'iberico sembrava in grado di poter lottare per il podio anche se forse il successo sarebbe rimasto comunque fuori dalla sua portata. Settimo posto per il campione in carica Quartararo, che sembra l'unico in grado di tirare fuori dalla Yamaha una prestazione decente. Gli altri piloti dei tre diapason hanno infatti disputato una prova avvilente: Morbidelli ha concluso addirittura quindicesimo, mentre Darryn Binder e Dovizioso non hanno marcato punti. Male il resto della pattuglia tricolore, con Marini e Di Giannantonio fuori dai punti e Bezzecchi prima caduto e poi costretto al ritiro da un problema tecnico dopo essere ripartito. Disastro totale per la KTM che ha raccolto solo un dodicesimo posto con Brad Binder, mentre nessuno degli altri piloti è riuscito a marcare punti ed anzi, sia l'ufficiale Oliveira che i due del team Tech3 hanno concluso ben oltre il mezzo minuto di ritardo. 

Gara ad eliminazione per la Moto2, con tutti i principali protagonisti, compreso il nostro Vietti, finiti a terra complice l'asfalto scivoloso. Vittoria finale, la prima nella categoria, per Tony Arbolino, autore di una gara consistente che lo ha visto scappare progressivamente e staccare i suoi diretti inseguitori Ogura e Dixon, in quest'ordine sul podio. Peccato per il poleman Beaubier, caduto all'ultimo passaggio quando era in quarta posizione. Unico altro italiano a punti Fenati, quindicesimo, fuori dalle posizioni utili Dalla Porta, ritirati Corsi, Zaccone e Antonelli.

Gara spettacolare come sempre in Moto3, con Jaume Masià primo al termine di una lotta senza quartiere che lo ha visto prevalere per pochi centimetri sui nostri Foggia e Migno, entrambi autori di una buona rimonta dopo aver perso nelle prime fasi il contatto con le posizioni di testa ed essere finiti ai margini della top ten. Col successo odierno, Foggia ha ripreso la leadership mondiale sfruttando la caduta che ha messo fuori gioco prima di metà gara il suo diretto rivale Garcia, ora a - 16 in graduatoria.

Francesco De Giorgi

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