Pecco Bagnaia è tornato. Il torinese della Ducati ha vinto una gara maestosa sul circuito di Jerez de la Frontera rilanciandosi anche in chiave iridata dopo aver arginato i tentativi di Fabio Quartararo, che non lo ha mollato un attimo per tutta la gara ma non è mai riuscito ad affondare il colpo. Bagnaia, malgrado una condizione fisica non ancora ottimale, è riuscito a dare il massimo per tutta la distanza della gara, tenendo sempre un margine minimo ma sufficiente su Quartararo, mentre il resto della concorrenza è rapidamente scomparsa all'orizzonte. Un successo importantissimo, che non riapre ancora i giochi per l'iride ma che restituisce al campionato l'accoppiata Ducati-Bagnaia, che fino a questo punto era stata quasi del tutto assente dalla tenzone. Quartararo può comunque sorridere: grazie al secondo posto odierno è riuscito ad allungare di quattro ulteriori punti su Aleix Espargarò, ottimo terzo su un'Aprilia ormai protagonista fissa e distante solo sette lunghezze dal leader. Quarto posto finale per un buon Marquez, che in gara ha compiuto uno dei suoi tipici salvataggi estremi ed è riuscito proprio all'ultimo passaggio a superare un deluso Miller, che sembrava destinato al podio ma ha progressivamente perso smalto. Discreto l'ottavo posto di Bastianini, che ha compiuto una buona rimonta beffando nel finale l'ottimo Bezzecchi, ma stavolta  è stato lontanissimo dalle prestazioni della top five. Male il resto della pattuglia italiana, con Morbidelli quindicesimo e Marini, Dovizioso e Di Giannantonio allineati alle sue spalle, ma in posizioni non utili per conquistare punti. Ventunesimo il tester Aprilia Savadori, presente in qualità di wild card, caduti Zarco e Martin,  mentre Fernandez non ha preso il via per i postumi dell'infortunio di Portimao.

Prima vittoria in carriera per Ai Ogura, che ha conquistato un perentorio successo in Moto2. Il giapponese è stato sempre in testa in una gara che sembrava per lui già scritta dopo la pole position.

Con lui hanno chiuso sul podio Aron Canet ed il nostro Arbolino, che si è svegliato troppo tardi per organizzare un attacco concreto al rivale per il secondo posto. Solo sesto un Vietti non al massimo della competitività, ma che ha saputo con intelligenza raccogliere il massimo per consolidare la sua posizione di leader della classifica iridata. Punti anche per Zaccone, undicesimo, Manzi, tredicesimo, e Dalla Porta, quindicesimo.

Gara tattica nella Moto3, con la coppia KTM composta da Masià e Oncu impegnata ad arginare il duo GasGas composto da Garcia e Guevara, talvolta anche rallentando il ritmo e consentendo agli inseguitori di ricongiungersi. La vittoria finale è andata ad Izan Guevara, autore di uno straordinario sorpasso all'esterno degli avversari all'ultima curva. Sul podio con lui il compagno di squadra Garcia, sempre più leader mondiale, e Masià. Ottima prova del giapponese Sasaki, sesto alla fine nonostante la partenza dalla piazzola ventisei e malgrado un long lap penalty scontato ad inizio gara. Disastro totale per gli italiani, con il migliore dei nostri, Bertelle, solo undicesimo, e Migno e Nepa in quest'ordine quattordicesimo e quindicesimo. Weekend da incubo per Foggia, solo diciottesimo alle prese con una Honda che a Jerez è risultata di gran lunga la moto meno competitiva del lotto. 

È ripartita a Jerez anche la MotoE, che ha visto il doppio trionfo in entrambe le gare del brasiliano Eric Granado, al sabato su Aegerter e Casadei e oggi sul compagno di squadra Pons con Casadei ancora terzo ed autore di un'ottima rimonta dopo un grave errore nelle primissime fasi. Prossimo appuntamento tra due settimane sull'asfalto tradizionalmente infido del circuito Bugatti di Le Mans.

Francesco De Giorgi