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09/05/2022
Verstappen espugna Miami e vola a -19 da Leclerc, oggi secondo davanti a Sainz
Max Verstappen vince ancora e riesce a conquistare il secondo Gran Premio di fila portando a casa il successo sul nuovo tracciato di Miami. L'olandese ha dato sfoggio di grande velocità e solidità, anche a fronte di una qualifica infelice (terzo) e di prove libere tormentate da un problema tecnico che ne ha ridotto il tempo in pista. Ha fatto sua la gara compiendo il sorpasso decisivo all'inizio del giro 9 ai danni del poleman Leclerc, che fino a quel momento aveva tentato la fuga ma poi aveva visto assottigliarsi il suo vantaggio. Il monegasco di Maranello ha provato a resistere a lungo, ma il suo ritardo si è progressivamente dilatato (complice una sosta ai box non felicissima) fino a raggiungere addirittura i sette secondi. Dietro i due fuggitivi, Sainz ha difeso la sua terza posizione dal ritorno di Perez, che pure lo aveva passato nelle primissime fasi ma poi era stato rallentato da un guasto ad un sensore che gli aveva fatto perdere parecchi secondi. Superati i due terzi di gara, sembrava che la situazione si fosse ormai cristallizzata, ma la competizione è stata stravolta dal contatto tra Gasly e Norris a sedici passaggi dal termine.
Il francese della Alpha Tauri, con la macchina in disordine a causa di una toccata con Alonso qualche passaggio prima, ha compiuto un piccolo largo, speronando poi Norris che tentava di infilarsi sfruttando la maggiore velocità. Inevitabilmente, con la vettura del britannico in mezzo al tracciato e rottami disseminati ovunque, la direzione gara ha dovuto mandare in pista la safety car ricompattando il gruppo. Tra i big, Verstappen, Leclerc e Sainz sono rimasti in pista, mentre Perez è rientrato calzando delle medie nuove. Ad approfittare maggiormente della neutralizzazione è stato Russell, che era partito con le dure e ancora non aveva fatto la sua sosta. L'inglese della Mercedes dopo il pit stop si è inserito in settima piazza subito alle spalle del compagno Hamilton, che nell'occasione non aveva cambiato le coperture. Alla ripartenza i primi quattro sono scappati a coppie dando vita davanti ad una bella battaglia che ha visto Verstappen difendersi da un Leclerc arrembante che gli ha momentaneamente sottratto il giro veloce, ma poi ha dovuto tirare i remi in barca negli ultimissimi chilometri cedendogli sia il punto addizionale che la vittoria.
Dietro di loro Sainz ha compiuto un capolavoro resistendo a Perez ed alle sue gomme nuove con grande astuzia, lasciandolo cioè passare in occasione di un attacco eccessivamente ottimista, per infilarlo in uscita di curva mettendo tra sé ed il rivale un solco piccolo ma incolmabile. Più diretta la lotta tra Russell e Hamilton, che hanno chiuso in quest'ordine dopo essersi più volte scambiati la posizione dopo aver ereditato il quinto posto da Bottas, che ha sprecato tutto finendo largo in una curva poco dopo la ripartenza ed accontentandosi del settimo posto.
Gli altri posti a punti sono andati ad Ocon, autore di una gran gara partita dall'ultima piazza per un incidente in prova, Alonso, sul cui piazzamento finale pesa una penalità per il contatto con Gasly, ed Albon, che ancora una volta ha massimizzato il risultato con la sua Williams. L'interpretazione delle gomme, come sempre nei circuiti nuovi, è stata una grossa incognita durante la gara.
Chi ha puntato su un cambio anticipato calzando subito le dure ha dovuto scontrarsi con il fatto che le morbide avessero una durata di gran lunga superiore a quella attesa, garantendo peraltro ai più veloci prestazioni migliori anche con la copertura al limite dell'usura. Ulteriore riprova della risposta atipica del tracciato alle gomme è da ricercarsi nel fatto che i cambi delle coperture effettuati durante la neutralizzazione non hanno apportato alcuna modifica sostanziale all'ordine d'arrivo finale, azzerando di fatto il vantaggio di chi avesse deciso di calzare pneumatici nuovi nei confronti di chi aveva quelli usati.
Tra i delusi della gara vanno annoverati i due piloti McLaren. La vettura inglese è di nuovo piombata nel baratro della mediocrità e, incidente di Norris a parte, ha mostrato una preoccupante difficoltà prestazionale con gomme dure. Occasione sprecata per la Haas. La squadra USA aveva concrete possibilità di andare a punti con entrambe le vetture, ma una tattica di gara poco efficace ed una serie di errori dei piloti (madornale quello di Mick Schumacher) hanno vanificato tutto. Prossimo appuntamento tra due settimane a Barcellona per il GP di Spagna.
Francesco De Giorgi
