E’ il torneo che preferisce e che le porta fortuna. Martina Trevisan battendo la canadese Leylah Fernandez approda per la prima volta nelle semifinali del Roland Garros a Parigi, il torneo più importante sulla terra rossa. E’ il risultato migliore per la ventinovenne fiorentina che nel 2020 era arrivata fino ai quarti di finale nello stesso torneo. Ed era dal 2013, quando ci riuscì Sara Errani, che un’italiana non centrava questo risultato. La partita contro la giovane canadese ha evidenziato tutte le caratteristiche dell’italiana, solida nel gioco e mai doma mentalmente anche nei momenti più difficili. La mancina ha vinto abbastanza agevolmente il primo set. Molto centrata da fondo campo, col diritto, il suo colpo migliore, la Trevisan si è sempre aperta il campo e spostato l’avversaria chiudendo 6-2 il primo parziale. Nel secondo set la partita è diventata più equilibrata. La Fernandez ha iniziato ad essere più incisiva ed è andata avanti 3-1. La Trevisan non si è scomposta e ha ripreso la canadese sul 3 pari ed ha operato il break sul 4-4 che l’ha portata a servire per il match.

Sembrava essere fatta invece, dopo aver mancato un matchpoint, la Trevisan ha perso il servizio e si è arrivati al tie break. La Fernandez è stata più precisa e ha portato a casa il set. E qui la Trevisan ha dimostrato di essere una vera combattente: molti pensavano che sfumata l’occasione l’azzurra avrebbe lasciato strada all’avversaria che sembrava più in palla ed invece il carattere dell’italiana è venuto fuori. Partenza sprint con 4 giochi consecutivi vinti, poi sul 5-1 l’azzurra ha subito il ritorno della Fernandez che ha rimontato fino al 3-5. Chiamata per la terza volta a servire per il match la Trevisan non ha tremato e chiuso 6-3. In semifinale, giovedì, la Trevisan se la vedrà con la vincente del derby americano che oppone Coco Gauff a Sloane Stephens. In campo maschile purtroppo nessun italiano è rimasto in tabellone: Sinner negli ottavi opposto al russo Rublev è stato costretto al ritiro nel terzo set sul punteggio di un set per parte. Un vero peccato perché tutti gli specialisti del torneo, da Djokovic a Nadal ed Alcaraz sono tutti nella parte alta del tabellone e l’italiano avrebbe avuto buone possibilità per andare avanti anche fino alla finale.

Antonio Procopio