Il circuito storico di Assen non delude mai le attese degli appassionati ed anche in questa tappa 2022 del GP d'Olanda se ne sono viste di tutti i colori. La MotoGP è stata un susseguirsi di emozioni con un colpo di scena clamoroso: il primo errore stagionale di Fabio Quartararo, finito a terra nelle prime fasi coinvolgendo anche l'incolpevole Espargarò. Il leader mondiale in quel momento stava forzando il sorpasso sul suo rivale diretto nel mondiale per cercare di arginare un furoreggiante Bagnaia che tentava la fuga. Rialzatosi, Quartararo ha tentato la rimonta poi è rientrato ai box per qualche secondo salvo riprendere
nuovamente la gara ormai doppiato.

Evidentemente, però, i suoi problemi non erano finiti visto che è incappato in una seconda caduta, decisamente più dura. Con i suoi rivali diretti fuori gioco, Bagnaia ha potuto dominare il resto della competizione, passando per primo sul traguardo con grande autorevolezza. Non bisogna però credere il torinese sia stato agevolato da quanto accaduto, infatti già in qualifica si era messo in evidenza conquistando la pole position ed in gara ha dovuto gestire diverse situazioni complesse, non ultima la leggerissima pioggerellina che ha infastidito i piloti nell'ultimo quarto di gara. Per lui, dunque, una vittoria assolutamente meritata e fondamentale per il morale ma che lo rilancia solo relativamente in campionato, visto che il gap da Quartararo è ancora di 66 lunghezze.

Nonostante i guai, ha guadagnato punti importanti Aleix Espargarò (ora a -21) il quale, malgrado il coinvolgimento nella caduta di Quartararo, è riuscito a rimanere in piedi e a lanciarsi in una rimonta prodigiosa che lo ha visto chiudere quarto guadagnando le ultime due posizioni su Binder e Miller proprio all'ultimissimo metro. I colori italiani non hanno però solo gioito per la vittoria di Bagnaia. Marco Bezzecchi è infatti riuscito a cogliere un sontuoso secondo posto (primo podio in MotoGP) guidando con grande concretezza e velocità e mostrando una crescita che, viste le difficoltà iniziali, è avvenuta prima del previsto. Gran terzo posto per Maverick Vinales che finalmente ha trovato la quadra con la sua Aprilia ed è tornato nelle posizioni che contano. Il resto della pattuglia tricolore non ha brillato, con Bastianini, nel frattempo sceso al quinto posto in classifica, solo undicesimo e Di Giannantonio quattordicesimo. Fuori dai punti Dovizioso, Marini e Savadori, caduto un sempre più in crisi Morbidelli. 

Gran vittoria in Moto2 per Augusto Fernandez, venuto fuori da un'atipica gara di gruppo costruendo negli ultimi chilometri un margine minimo che gli ha consentito di battere il rimontante Ogura, Dixon ed un ottimo Vietti, che ha rimediato con una gran risalita ad una qualifica disastrosa. Con la classifica odierna, Fernandez ha raggiunto proprio Vietti in testa al mondiale, con Ogura vicinissimo ad un solo punto di distacco. Va segnalato che la gara ha visto parecchie cadute nel gruppo di testa, tra cui quelle di Schrotter, scivolato al tornantino nelle prime fasi quando era in testa, Beaubier e Arenas, finito nella ghiaia al penultimo passaggio.

Prima vittoria in carriera per Ayumu Sasaki, vincitore della Moto3 al termine della consueta prova combattuta. Il giapponese del team di Max Biaggi ha fatto un ultimo giro strepitoso battendo Izan Guevara che aveva condotto per quasi tutta la gara, salvo poi finire provvisoriamente sesto a metà ultimo giro per recuperare in extremis. Terzo Garcia, che mantiene la leadership mondiale con un piccolo margine proprio su Guevara. Peccato per Foggia, finito a terra dopo aver tentato un avventuroso rientro in pista seguito ad un duro sorpasso subito da Munoz. Per l'italiano un altro zero in classifica che potrebbe davvero significare l'addio ai sogni iridati.

Domenica tormentata per la MotoE, che al sabato aveva visto l'ennesima vittoria di Aegerter su Granado e Casadei. La pioggia sopravvenuta coi piloti già in griglia ha costretto a diversi rinvii la direzione gara che poi, a causa di un brutto botto tra Alcoba e Pons, è stata costretta a sospendere le ostilità convalidando la classifica che vedeva in quel momento Granado davanti a Aegerter e Casadei ed assegnando solo metà dei punti.

Francesco De Giorgi