Dopo la battuta d'arresto austriaca, Max Verstappen è subito tornato al successo sull'asfalto del Paul Ricard approfittando di un clamoroso errore di Leclerc, finito a muro quando era in testa. L'olandese ha corso con grande concretezza ed ha massimizzato il risultato semplicemente andando incontro agli eventi favorevoli che si sono succeduti durante la gara ed ha messo ulteriore fieno in cascina per un bis iridato che sembra essere sempre più vicino. Eppure, la prima fase di gara sembrava sorridere alla rossa ed a Leclerc. Il monegasco, dopo un ottimo scatto dalla pole, stava contenendo agevolmente i tentativi di un Verstappen probabilmente leggermente più veloce, ma mai sufficientemente vicino da organizzare un attacco concreto se non in un paio di occasioni minori.

Dopo una dozzina di passaggi a stretto contatto, l'olandese della Red Bull ha iniziato a perdere terreno da Leclerc probabilmente a causa del degrado delle gomme, come già da qualche giro stava facendo il suo compagno Perez. Fermatosi ai box, Verstappen è rientrato nel traffico mentre il muretto Ferrari incitava Leclerc ad aumentare il passo per preparasi alla sosta.

Ma al giro diciotto, nell'impostare la doppia curva a destra du Beausset il monegasco ha perso il controllo della sua vettura, che è partita in sovrasterzo ed ha terminato la sua corsa direttamente nelle barriere, anche se in maniera non durissima. Charles ha provato ad inserire la retromarcia almeno per raggiungere i box e riparare i danni apparentemente minimi, ma qualcosa non ha funzionato nel cambio della sua Ferrari e la vettura è rimasta lì. Un errore incredibile, che Leclerc ha con molta maturità ammesso essere tutto suo, ma che sembra davvero aver bruscamente ridotto le sue possibilità iridate. Con la rossa numero 16 bloccata nelle barriere ed impossibilitata a muoversi, la direzione corsa ha mandato in pista la safety car, con tutti i piloti che si sono immediatamente infilati nei box per cambiare le coperture.

Nel caos generale, Verstappen è riuscito a risalire direttamente in testa alla gara, mentre Sainz è ripartito in maniera garibaldina prendendosi una penalità di 5 secondi per aver rischiato il contatto con Albon. Alla ripartenza, l'olandese della Red Bull è subito volato via seguito a debita distanza da Hamilton, Perez e Russell, con Sainz che ha iniziato a rimontare furiosamente e si è subito portato in quinta piazza. Lo spagnolo merita davvero i galloni di eroe di giornata. Partito dall'ultima fila per il cambio di power unit, Carlos ha compiuto una gran gara di sostanza portandosi a dieci giri dalla fine addirittura al terzo posto a soli cinque secondi da Hamilton, che in quel momento non sembrava avere un ritmo irresistibile. A quel punto però, il box Ferrari ha richiamato lo spagnolo ai box per fargli calzare delle medie e scontare i 5 secondi di penalità rimediati in precedenza. Sainz è tornato in pista addirittura al nono posto ed ha potuto rimontare nuovamente solo fino alla quinta piazza finale terminando lontanissimo dal podio.

Max alla fine ha vinto in carrozza senza ricevere grattacapi dagli avversari, troppo lontani per impensierirlo concretamente. Hamilton ha infatti colto il secondo posto ad oltre dieci secondi di distacco, mentre Russell e Perez hanno chiuso in quest'ordine ancor più lontani.

La battaglia tra questi ultimi è stata lunga e senza esclusione di colpi, con qualche azione un pò troppo ardita in fase di difesa o attacco, ma si è risolta a favore di Russell a causa di una clamorosa dormita di Perez durante la ripartenza dalla virtual safety car seguita al ritiro di Zhou. Gli altri piazzamenti a punti sono andati ad Alonso, ottimo sesto davanti a Norris, Ocon e Ricciardo, mentre il decimo posto è stato appannaggio di un grintosissimo Stroll, che ha resistito con grande piglio agli assalti del compagno Vettel. Quindicesimo ed ultimo Mick Schumacher, che è sembrato un lontano parente del pilota che aveva così bene impressionato a Silverstone e Spielberg. Tra una settimana a Budapest l'ultima gara prima della pausa estiva.

Francesco De Giorgi