Un' Italia arrembante già dal calcio d'inizio e un'Armenia in palese difficoltà nel tentativo di contenere gli attacchi insistiti degli uomini di Prandelli, e tutto lascia presagire un grande match dei nostri ragazzi, che dopo 11 minuti sbloccano il risultato. Il vantaggio dell'Italia nasce su un rigore molto generoso concesso dal direttore di gara per un presunto fallo di mano su cross di Montolivo, ma la distanza era davvero minima e il braccio del difensore attaccato al corpo. I nostri perdono rapidamente le posizioni e concedono varchi alle punte dell'Armenia, agili, veloci e brave ad attaccare la profondità e a mettere in crisi difensori abbastanza lenti come Barzagli e Bonucci, che troppo spesso si fanno prendere d'infilata. E dopo uno scontro a centrocampo, con Maggio che subisce una pericolosa testata, arriva il pari dei padroni di casa che incredibilmente riportano il match in equilibrio.

Nella ripresa, Buffon tiene a galla l'Italia con una strepitosa parata, e dopo venti minuti di assoluto dominio dei padroni di casa, è Daniele De Rossi a trovare, di testa, il fondo della rete avversaria, riportando gli azzurri in vantaggio e cancellando l'iincubo di una possibile sconfitta. Ma le sofferenze non sono certo terminate, l'Italia continua a mostrare il suo volto peggiore e solo l'imprecisione nelle conclusioni dei nostri avversari aiuta gli azzurri a tenere inviolata la porta di Buffon. A spegnere le ultime speranze armene, arriva poi il gran gol di testa di Osvaldo, che porta il risultato sul definitivo 1 a 3.

Tre punti pesanti per l'Italia, al termine di una prestazione che ancora una volta ha evidenziato i limiti della formazione azzurra che, opposta ad un'Armenia di livello tecnico nettamente inferiore, non è mai riuscita ad imporre il proprio gioco come blasone e pronostico lasciavano presumere. 

Donatello Giannetti