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14/11/2012
Libri: Il Resto di niente
A Napoli, nella seconda metà del Settecento. La giovanissima marchesa Eleonora Pimentel de Fonseca, di origini portoghesi, una tra le prime donne giornaliste europee, nonché poetessa e scrittrice, giunge in città con la sua famiglia, proveniente da Roma.
Nella città partenopea, al tempo, regnava un altrettanto giovanissimo Ferdinando IV di Borbone. Gli anni trascorrono e Lenor , come i suoi cari erano soliti chiamarla, resta profondamente affascinata dalla città, con le sue bellezze e le sue contraddizioni, attraversata da un momento storico importante.
Sebbene colpita da alcune vicende personali, la marchesa non è donna che si perde d'animo e, forte della motivazione e dall'amore intenso che "sente" per la città, si lancia al fianco di coloro i quali fuorno impeganti nei combattimenti dei moti del 1799.
“Il Resto di Niente”, questo il titolo del romanzo di Enzo Striano, scrittore e giornalista napoletano, è considerato il capolavoro dell'autore. Redatto nel 1982 ma pubblicato soltanto dopo quattro anni.
Definito dallo stesso Striano come un romanzo storico, descrive con dovizia di particolari ambienti e personaggi protagonisti, realisticamente, della Napoli di fine Settecento.
In questo contesto si muovono, in aggiunta alla protagonista, altri importanti figure, passate poi alla storia: Filangieri, Metastasio, Vico, la regina Maria Carolina, solo per citarne alcuni, a titolo esemplificativo e non esaustivo.
Una vicenda assolutamente attuale, nella quale il concetto che emerge con forza si identifica nella forza d'animo, nella volontà e negli sforzi che ogni persona profonde, quotidianamente, per superare e sconfiggere le avversità e le ingiustizie.
Anita Ricca
