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Pino Daniele, la sua musica da qui.. all'eternità..

06/01/2013

Pino Daniele, la sua musica da qui.. all'eternità..

In un Palapartenope gremito in ogni ordine di posto, un pubblico appassionato ed entusiasta ha tributato il meritatissimo applauso ad un genio della musica, Pino Daniele. Il cantautore napoletano non è solo la voce di Napoli, è l'interprete di un racconto irripetibile, quello della vita, ripercorso attraverso le sue canzoni. Subito brividi, perchè le prime, inconfondibili note della chitarra di Pino sono quelle di 'Terra mia', interpretata con grande trasporto a testimonianza del legame indelebile con le sue origini. Poi, con l'umiltà che solo i più grandi possono avere, fa alternare sul palco gli artisti che lo hanno accompagnato nella sua lunga storia musicale. A Zurzolo, James Senese, Tullio De Piscopo e Tony Esposito, in particolare, lascia anche la possibilità di esibirsi ciascuno con un proprio pezzo, rendendoli così per qualche minuto protagonisti assoluti della serata.

Sono 'lazzari felici', adesso che Pino li ha riuniti qui, e i loro sorrisi, il loro entusiasmo è davvero contagioso. Il tempo è un grande inganno, e se per Pino Daniele e la sua voce unica e inimitabile sembra essersi fermato, per gli spettatori scorre invece veloce, attraverso le sue canzoni che trasudano storia ed emozioni. Qualcuno le ascolta in silenzio, troppo impegnato a seguire questo straordinario artista, altri cantano a squarciagola, mentre qualche lacrima riga i visi, perchè ad ognuna di esse sono legati ricordi indelebili.

Pino Daniele è un mito di questa città, come lo sono stati Eduardo De Filippo, Totò, e Massimo Troisi, e dalla sua inesauribile vena artistica sono nati quei pezzi che faranno parte per sempre della storia della musica. Nei suoi concerti non c'è bisogno di effetti speciali, nè di coreografie in stile americano, perchè a Pino bastano la sua voce, le sue chitarre e il suo straordinario gruppo musicale per riempire la scena. La sua musica è il filo invisibile che unisce generazioni diverse, spesso lontane nei modi di pensare e di vivere.

La chiusura del concerto, da delirio, è con "Napule è". Si chiude il sipario su una serata indimenticabile, e il pubblico con il cuore gonfio di emozioni lascia il Palapartenope. Si spengono le luci della ribalta, ma restano accese e si illuminano d'immenso quelle delle speranza di un domani migliore, perchè come canta Pino, Napoli è 'na carta sporca, ma è anche la città dei mille colori....

Donatello Giannetti 

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