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Il Parma, una delle rivelazioni della stagione

24/01/2013

Il Parma, una delle rivelazioni della stagione

Archiviata con un buon pareggio la trasferta toscana contro la Fiorentina, il Napoli si prepara alla seconda sfida consecutiva lontano dal San Paolo; infatti domenica gli azzurri saranno ospiti del Parma che al Tardini quest’anno non ha ancora conosciuto il sapore della sconfitta. Potrebbe essere sufficiente questo elemento per descrivere le difficoltà che la Mazzarri band incontrerà contro i ducali allenati dall’ex Donadoni.

L’allenatore del Parma adotta uno schieramento tattico che può essere descritto numericamente come 3-5-2. La difesa a tre è composta solitamente da Zaccardo, Paletta e Lucarelli, ai quali si aggiungono gli esterni Rosi e Gobbi, che agiscono da veri e propri fluidificanti svolgendo entrambe le fasi, ossia attaccare alti ma con un occhio sempre vigile alla fase di non possesso. Ciò consente di avere una linea a cinque quando la difesa è schierata, ma anche a quattro con uno dei centrali laterali che si allarga e il fluidificante opposto che si abbassa. Talvolta i difensori centrali, in particolare Paletta, hanno anche il compito di far partire l’azione offensiva della squadra emiliana.

A centrocampo il perno centrale è il cileno Valdes, reinventato regista proprio da Donadoni, ai cui lati agiscono mezzale dotate di corsa e buona propensione all’inserimento come Marchionni e Parolo. Le alternative nella zona centrale sono Ninis, più propenso alle fase offensiva, e Musacci che opera da schermo davanti alla difesa.

In attacco la formazione ducale dispone di numerose variabili tattiche; c'e' l'ariete Amauri, utile anche quando agisce da sponda per gli inserimenti da fuori, ma soprattutto merita una menzione la sorpresa Belfodil che pur disponendo di un fisico possente è molto dotato tecnicamente e riesce a svariare su tutto il fronte offensivo allargando le difese avversarie per favorire gli inserimenti dei centrocampisti.

Ultimamente è balzato agli onori della cronaca anche il giovane Sansone, autore peraltro di gol “pesanti” contro l’Inter e la Juventus, che presenta caratteristiche differenti rispetto ai primi due in quanto brevilineo e, di conseguenza, molto rapido. Tuttavia la freccia più pericolosa nell’arco di Donadoni è Biabiany, giocatore velocissimo anche quando avanza palla al piede che consente al tecnico di adottare varianti al modulo tattico. Infatti, Donadoni in qualche occasione lo utilizza al posto di Rosi passando di fatto ad un 4-3-3 grazie proprio alle doti atletiche dell’ex doriano che riesce a coprire la fascia ed a ripartire in grande velocità tagliando verso l’area avversaria.

Antonio Rea
 

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