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Libri: Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas

23/03/2013

Libri: Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas

Il romanzo di Fulvio Ervas è tratto da una storia vera ed è per questo che reca in se' le peculiarità potenti ed emozionanti della vita, quelle che di certo non lasciano indifferenti i lettori.

Andrea ha 17 anni ed è affetto da autismo da quando ne aveva 3. Come un uragano, questa malattia sconosciuta, non solo al padre Franco e alla moglie, ma anche ai dottori che non sanno spiegarla a fondo, ha invaso la loro casa. Di terapie ne provano tante negli anni: sperimentali, scientifiche, naturali, mediche, per tentare di oltrepassare quel muro altissimo al di la' del quale il ragazzo effettua le sue azioni ripetitive e schematiche, che all'apparanza sembrano non avere alcun significato.

Nonostante le perplessità dei parenti e degli amici Franco decide di recarsi in America in compagnia del figlio per dar vita ad una vacanza. ma deve essere una vacanza diversa da quelle consuete, lontana cioe' dagli stereotipi comuni ma soprattutto dall’ambiente familiare.

Un viaggio in moto, on the road, che li conduce da Miami a Los Angeles e poi a Panama, nelle foreste dell’America centrale, fino in Brasile, passando per le zone desertiche dell’Arizona e sfiorando il Pacifico. Ogni giorno un luogo sconosciuto, un’emozione nuova, una difficoltà sconosciuta e l'incontro con persone che assumono comportamenti diversi al momento dell'interazione relazionale con Andrea.

A far compagnia a Franco, anche alcuni scritti del diciassettenne, preparati al computer al fianco della madre. In un frammento del romanzo Andrea scrive: “ Sono un uomo imprigionato nei pensieri di libertà. Andrea vuole guarire”. E quel desiderio di libertà è colto da Franco che non manifesta timore di smarrrirlo nel caos degli immensi Stati d’America, atteso che non vuole ma soprattutto non può trattenerlo accanto a sè: a tal proposito raccomanda al figlio di immaginare una corda invisibile che li lega, al fine di evitare il rischio di perdersi.

Ogni tappa lascia un ricordo indelebile nei due. Resta molto importante l’incontro nella foresta di Panama con Jorge, giovane ragazzo autistico che mantiene vivo il sorriso sul volto nonostante le sue non ottimali condizioni di vita: non riesce ad alzarsi dalla sua brandina all'interno della baracca condivisa con i fratelli.

Il giovane diciassettenne in giro per l’America non cambia comunque i suoi piccoli rituali: sminuzzare la carta, al mattino osservare l’acqua del water, cospargere il dentifricio sugli specchi degli alberghi in cui alloggiano e soprattutto non smette di abbracciare le persone e toccare le loro pance.

In tal guisa riesce nell'intento di costruire con loro una forma di contatto, quella a lui più congeniale. Quand'era ancora un infante i genitori, per evitare che avesse spiacevoli inconvenienti e fosse allontanato in malo modo, riuscirono a procurarsi alcune magliette, di vari colori sulle quali era stampata la scritta: “se ti abbraccio non aver paura”.

Non tutti, ovviamente, manifestano reazioni tranquille o serene alle attenzioni di Andrea. Franco, parlando con un uomo conosciuto nell’ultima tappa del loro viaggio, gli confida di sognare che “tutta la squadra dell’umanità si tassa per far fronte alle confusioni della vita.

Non è tanto una questione legata ai soldi ma piuttosto di civiltà. Perché poteva capitare a chiunque, è una lotteria, solo che non dobbiamo condividere una vincita, bensi' una perdita.

“Se ti abbraccio non aver paura” è un romanzo dalla prosa scorrevole, dalle emozioni coinvolgenti, narrato in prima persona da Franco con la sensibilità e la verità di un mondo a molti sconosciuto.

Giuliana Scamardella 

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