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29/03/2013
La radiografia del Torino: occhio alle fasce, Cerci pericolo n°1
Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, riprende il campionato di Serie A con la 30ª giornata che si disputa nel sabato pre-pasquale. Il Napoli sarà ospite del Torino nel posticipo serale, con la squadra granata che non ha ancora raggiunto l'aritmetica salvezza e pertanto scenderà in campo con grandi motivazioni.
L’allenatore Ventura, ex di turno, utilizza il 4-2-4, modulo piuttosto spregiudicato in quanto contempla due esterni offensivi che sono dei veri attaccanti aggiunti; tuttavia è molto curata anche la fase difensiva tenuto conto che i due centrocampisti fungono da schermo davanti alla difesa.
La squadra granata fa molto possesso perché tra i dettami del tecnico c’è la costruzione dell’azione grazie al fraseggio prolungato che parte dal portiere e dai difensori per i quali sono vietati i lanci lunghi.
Con questo tipo di modulo la squadra, se rimane “corta”, riesce ad occupare in maniera omogenea tutte le zone del campo ed è molto pericolosa in fase attiva perché porta molti uomini oltre la linea della palla.
Le armi più pericolose sono senza dubbio gli esterni che malgrado debbano sacrificarsi in fase di non possesso, riescono ad essere pericolosi nell'uno contro.
In porta c’è il veterano Gillet, la linea di difesa si compone di D'ambrosio, Glik, Rodriguez e Masiello, Basha e Gazzi mediani, Cerci e Santana esterni offensivi e Barreto e Meggiorini attaccanti centrali. Citazione particolare per Cerci voluto fortemente da Ventura che lo conosce sin dai tempi in cui lo allenava a Pisa; l’esterno granata è dotato di grande corsa, dribbling ubriacante che gli consente di saltare l'uomo molto facilmente e tiro dalla distanza.
Antonio Rea
