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F1, GP della Stiria: Hamilton vince, Bottas limita i danni, harakiri Ferrari

12/07/2020

F1, GP della Stiria: Hamilton vince, Bottas limita i danni, harakiri Ferrari

 Lewis Hamilton ha di nuovo imposto la sua legge nella gara bis del Red Bull Ring, denominata per l’occasione GP della Stiria. Il britannico ha messo in chiaro le cose sin dalle qualifiche bagnate, nelle quali ha inflitto ben un secondo e due di distacco a Verstappen, notoriamente un grande specialista delle condizioni di aderenza precaria. In gara non c’è stata storia, Hamilton è stato sempre a distanza di sicurezza dagli inseguitori ed il solo Verstappen ha provato a resistere, salvo poi doversi arrendere a due giri dalla fine al rientro di Bottas. Il finnico ha parzialmente raddrizzato una qualifica sottotono (quarto), riducendo al minimo la perdita di punti nei confronti di Hamilton e mantenendo così la leadership mondiale. In questo fine settimana la Mercedes è sembrata meno marcatamente superiore rispetto alla concorrenza, ma forse il lieve calo prestazionale è stato il prezzo richiesto per raggiungere la totale affidabilità della vettura, che era parsa non ottimale nella scorsa gara.

La Red Bull ha confermato tutto il suo valore, anche se questa settimana solo Verstappen ha saputo mettersi in evidenza alla guida delle vetture anglo austriache. Albon, pur avendo chiuso quarto, è arrivato al traguardo staccatissimo precedendo un gruppetto di piloti che ha offerto un grande spettacolo nel finale di gara. Il migliore tra questi, un eccezionale Norris, ha chiuso al quinto posto grazie a tre sorpassi stupendi negli ultimi due passaggi, l’ultimo dei quali ai danni del derelitto Perez, che ha concluso arrancando con l’ala a penzoloni dopo un contatto con Albon del tutto simile a quello che lo stesso thailandese aveva avuto (con esiti diversi) con Hamilton la settimana scorsa. Il messicano ha chiuso tra le scintille precedendo in volata il compagno Stroll, che lo ha protetto dal rientro prepotente di Ricciardo. Ultimi posti a punti per Sainz, autore del giro più veloce nelle battute finali, e per Kvyat. Weekend nero per la compagine Ferrari. La casa di Maranello ha introdotto per questa gara alcune modifiche che però, alla fine delle libere del venerdì, non sembravano aver prodotto significativi miglioramenti. La tanto invocata pioggia del sabato ha svelato una rossa ancor meno prestazionale in condizioni di aderenza al limite e le qualifiche si sono chiuse con un magrissimo decimo posto di Vettel giusto davanti a Leclerc. Il monegasco è stato poi retrocesso di tre posti per aver ostacolato Kvyat durante il suo giro buono. Si è trattato solo del preludio del patatrac generatosi in gara: alla staccata della curva 3 del primo giro, mentre Vettel cercava di rimediare ad uno start titubante lottando con una Racing Point ed una Alpha Tauri, Leclerc ha visto uno spazio all’interno ed ha deciso di infilarcisi peccando clamorosamente di ottimismo.

Prevedibilmente, le due Ferrari sono venute a contatto, con la rossa del monegasco che è letteralmente salita sul posteriore di quella di Vettel estirpandogli l’alettone. Il tedesco è stato costretto al ritiro subito, mentre Leclerc ha provato con qualche riparazione ad andare avanti, ma sono bastati pochissimi chilometri per capire che anche la sua gara era conclusa. Leclerc si è subito assunto tutte le responsabilità dell’accaduto andando immediatamente a porgere le proprie scuse al compagno di squadra, ma resta comunque l’amarezza per un episodio evitabile che ha tolto di mezzo le rosse in una gara in cui però, onestamente, un piazzamento in top five sarebbe stato già più che ragguardevole. Ad aggiungere amarezza alla situazione, il fatto che nessun’altra delle vetture motorizzate Ferrari (Haas e Alfa Romeo) sia riuscita a portare a casa punti. A parziale consolazione, è arrivata l’ufficialità del fatto che il prossimo 13 settembre la Ferrari potrà festeggiare la propria millesima gara nella massima serie sul tracciato del Mugello, che sarà sede dell’inedito “GP della Toscana Ferrari 1000”. Il calendario del mondiale 2020 è ancora avvolto nella più totale provvisorietà e per ora solo 10 gare (si è aggiunta la Russia) sono certe al 100%. Nella girandola delle voci continuano a farsi nomi di circuiti alternativi, e tra questi uno dei più ricorrenti è quello di Imola, che potrebbe tornare nel giro per chiudere un inedito ed imperdibile trittico italiano. Al momento, salvo novità clamorose, si tratta solo di ipotesi ma, come per il Mugello, i sogni potrebbero anche avverarsi.

Francesco De Giorgi
 

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