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Gp Aragona Superbike: Rea allunga con la vittoria ottenuta sabato, Davies si impone in gara 2

02/04/2017

Gp Aragona Superbike: Rea allunga con la vittoria ottenuta sabato, Davies si impone in gara 2

Chaz Davies ha messo in pista tutto il suo talento sul circuito di Aragon, ma ha sprecato forse la più ghiotta occasione per riaprire il discorso mondiale, che invece ora appare già chiuso a favore di Rea. il gallese della Ducati è riuscito a trionfare in gara 2 tenendo alle spalle il rivale della Kawasaki, ma nella prova di sabato aveva compromesso tutto scivolando al penultimo giro quando si trovava in testa proprio davanti a Rea.

Il bicampione in carica ha ringraziato ed è così andato a cogliere il quinto successo consecutivo nel mondiale 2017, ma soprattutto ha messo in cassaforte un importantissimo +25 sul rivale diretto, margine che si è poi ridotto di soli 5 punti la domenica, quando Rea ha dovuto cedere il successo a Davies dopo una battaglia senza esclusione di colpi. Il gap tra i due contendenti è già salito a 50 lunghezze, il che equivale a dire che dopo soli tre appuntamenti e sei manche disputate, Rea ha già un intero weekend di gara di vantaggio. Buono il weekend di Melandri, che si è rilanciato in classifica grazie ad un secondo ed un terzo posto, battendo in entrambi i casi un Tom Sykes ormai relegato al ruolo di quarta forza del mondiale. Ottime conferme da parte della Yamaha, che a lungo ha tenuto il passo dei migliori in entrambe le gare e che ha forse sprecato l’occasione per conquistare un podio a causa dell’errore commesso in gara 2 da Lowes.

La BMW insegue appena alle spalle delle moto dei tre diapason, ma il solo Torres sembra essere in grado di farla girare a dovere. Piccoli miglioramenti in casa Honda, dove Bradl è riuscito per la prima volta ad essere più efficace di Hayden, ma il ritardo tecnico rispetto alla concorrenza sembra essere incolmabile e i problemi tecnici verificatisi non lasciano troppo spazio all’ottimismo. Dopo l’avvio ottimo in Australia, la MV ed il suo pilota Camier sembrano essersi persi per strada, frenati da inconvenienti meccanici ed errori che hanno permesso alla compagine di portare a casa dalla Spagna solo 11 punti. È finalmente tornato in pista il team Ioda con la sua Aprilia guidata da Leandro Mercado. Malgrado i dubbi per i test e le gare saltate, l’argentino è riuscito a battere in entrambe le manche il compagno di marca Laverty, che guida però una moto ufficiale, confermando i dubbi sulla reale consistenza tecnica del team Milwaukee, che già l’anno scorso, quando schierava delle BMW, era stato ampiamente superato nel confronto dal team Althea. Assente Savadori, ancora alle prese con le conseguenze del volo di Buriram, nessun altro dei nostri è riuscito a portare a casa dei punti.


Gara spettacolare per la Supersport, con tanti sorpassi e troppe cadute, la più spettacolare delle quali ha visto Caricasulo finire per terra coinvolgendo lo sfortunatissimo ed incolpevole Sofuoglu, al rientro dopo il lungo infortunio. Per i due un po’ di apprensione, in quanto sono stati trasportati al centro medico per ulteriori accertamenti, ma fortunatamente nessun danno grave. Vittoria finale in volata per Mahias su Morais e Jacobsen. Rolfo, sesto dietro a Canducci, mantiene la leadership mondiale a pari merito con il francese vincitore.

Dominio di Rinaldi nella prima stagionale della Superstock. L’italiano della Ducati è subito scattato in fuga scavando tra sé e gli inseguitori un solco enorme, venendo raggiunto solamente sul podio dal francese Marino e dal nostro Tamburini, terzo dopo una bellissima battaglia con Razgatlioglu. Peccato per Scheib, caduto quando era secondo, e per il pupillo Ducati Jones, costretto al nono posto da un problema al cambio quando era in lotta per il podio.

Grande curiosità per il debutto assoluto della Supersport 300, nuova entry class nel mondo delle derivate di serie. Il nutrito gruppo dei “ragazzi terribili” ha animato una gara breve ma molto combattuta, che ha visto l’olandese Deroue prevalere al fotofinish su Valle e Perez, miglior italiano Grassia, sesto.

Francesco De Giorgi
 

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