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MotoGP Argentina: Vinales trionfa tra le cadute, Morbidelli 1° in Moto2

09/04/2017

MotoGP Argentina: Vinales trionfa tra le cadute, Morbidelli 1° in Moto2

Secondo successo stagionale per Maverick Vinales sul circuito di Termas de Rio Hondo, in una gara che ha visto un susseguirsi di errori incredibili da parte dei vari protagonisti, i quali hanno lasciato al neo pilota della Yamaha la vittoria che lo manda già in fuga nel mondiale. Sembrava infatti una gara già chiusa dopo poche curve, con Marquez che viaggiava su un ritmo più forte di oltre mezzo secondo al giro dell’avversario più vicino, ma lo spagnolo ha rovinato tutto finendo duramente al suolo all’inizio del quarto passaggio a causa di una perdita dell’anteriore. A quel punto, Vinales ha strappato a Crutchlow la testa della corsa per non lasciarla più, costruendo sugli avversari un margine di poco superiore ai due secondi che lo ha messo al sicuro da sorprese sgradite.

Secondo gradino del podio per Rossi, che ha faticato non poco per liberarsi di Crutchlow, ma ha festeggiato il suo trecentocinquantesimo Gran Premio in carriera con quello che è stato probabilmente il massimo risultato ottenibile oggi. La lotta per le posizioni che contano ha perso tantissimi protagonisti durante lo svolgimento della gara. Il primo a lasciare la compagnia è stato uno Jorge Lorenzo totalmente fuori fase, mai competitivo in tre giorni, lontanissimo anche dai compagni di marca con moto più vecchie della sua e, soprattutto, subito a terra per aver goffamente tamponato Iannone alla prima curva. La Ducati dello spagnolo è storicamente una moto tignosa, fior di piloti hanno già fallito nel compito di portarla al successo (Rossi su tutti) e più di uno ha compromesso la sua carriera cercando di trovare il bandolo della matassa, ma il Lorenzo di questi due primi GP sembra davanti alla più grossa crisi della sua carriera. Iannone, già danneggiato dal contatto con il maiorchino, ha poi chiuso ultimo dopo aver beccato una penalità per partenza anticipata, completando la debacle Suzuki già avviata dalla caduta dell’acciaccato Rins.

Dopo Marquez, anche l’altro hondista Pedrosa ha assaggiato l’asfalto in una scivolata del tutto simile a quella del compagno di marca, lasciando ai privati il compito di tenere alto il nome della casa dell’ala dorata. A chiudere la giornata no del team Ducati ufficiale c’è stato il crash di Dovizioso, incolpevolmente falciato dalla Aprilia di Aleix Espargarò, caduto al suo interno in fase di sorpasso. Anche la casa di Noale ha vissuto un weekend nero, culminato col ritiro dell’altro pilota Lowes. Tra i superstiti ha chiuso quarto Bautista, miglior pilota Ducati di giornata, davanti ai due rookie Zarco e Folger in eccellente forma e ad un deluso Petrucci, che ha perso posizioni nel finale. Decimo Abraham, eroico secondo in qualifica, primi punti per la KTM con Pol Espargarò quattordicesimo davanti a Smith.

Grande vittoria di Morbidelli in Moto2. L’italiano ha bissato il successo del Qatar allungando in classifica dopo aver piegato la resistenza di Marquez e Oliveira, due autentici martelli che hanno tentato per tutta la gara di strappargli il successo dando il 110%. Lo spagnolo, in particolare, è riuscito anche brevemente a passare in testa, ma è incappato in una rovinosa caduta a poche curve dal traguardo, lasciando in eredità a Luthi il terzo gradino del podio. Quarto Baldassarri, sesto Corsi, settimo Bagnaia e dodicesimo Marini, solo ventesimo Pasini, che nei primi chilometri è finito in terra quando era in lotta per il podio.

Solita gara di gruppo per la Moto3, con continui duelli e sorpassi che hanno a tratti trasformato la battaglia in pista in una vera e propria rissa. Vittoria finale per Mir, al secondo successo consecutivo, il quale ha regolato in volata McPhee e Martin. Delusione per gli italiani, con Migno migliore piazzato in quinta posizione e Fenati settimo, protagonista peraltro di una toccata con Antonelli che ha visto quest’ultimo finire in terra. Il circus del motomondiale si fermerà oltre oceano anche per la prossima gara, il GP delle Americhe che si terrà il 23 aprile sul circuito di Austin in Texas.

 

Francesco De Giorgi 

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