Un dominio schiacciante, senza appello per gli avversari. Questa è l’unica definizione possibile per la due giorni di gare di Imola, che ha visto il ducatista Davies dominare in lungo ed in largo la competizione per portare a casa due successi perentori. Per il gallese della rossa un’importante iniezione di fiducia che gli permette di ridurre il distacco in graduatoria dal leader Rea, due volte secondo e mai in grado di reggere il ritmo di Davies, ma comunque ancora titolare di settantaquattro rassicuranti lunghezze di margine. Un weekend drammatico, quello imolese: tantissime cadute hanno più volte costretto gli steward ad interrompere le ostilità, in un’atmosfera sempre meno piacevole. La prova di sabato della Superbike è stata fermata definitivamente dopo la terribile caduta che ha visto protagonista Laverty, fortunatamente illeso, la cui Aprilia è finita violentemente a muro per poi esplodere in una palla di fuoco. Domenica è toccato al motore della Kawasaki di Badovini inondare di olio la pista e provocare l’esposizione della bandiera rossa, mentre la Supersport è stata sospesa addirittura due volte e disputata dopo gara 2 della classe maggiore a causa di ripetuti incidenti. Alla fine il programma è risultato completamente sconvolto ed in pesante ritardo a causa degli eventi, con la Superstock conclusa praticamente al tramonto dopo ulteriori due sospensioni e con Marconi trasportato in elicottero in ospedale senza notizie ufficiali sulle sue condizioni.  

Tornando alla Superbike, alle spalle dei due rivali hanno conquistato un podio a testa Melandri e Sykes, col britannico quarto il sabato ed il ravennate quinto la domenica alle spalle di un fantastico Forès su una Ducati privata. L’italiano non può ritenersi soddisfatto del weekend imolese, visto il distacco patito dal compagno Davies, mai apparso così netto in tutte le prove precedenti. Alle spalle dei primi cinque, i ritardi hanno assunto dimensioni epocali, con il sesto classificato distante oltre venti secondi in gara 1 ed addirittura oltre trenta in gara 2, a testimonianza del gap tecnico attualmente in essere tra Ducati e Kawasaki ed il resto dei partenti. Weekend deludente per gli altri italiani, con Savadori migliore del gruppo grazie ad un dodicesimo ed un tredicesimo posto, mentre De Rosa ha portato ha casa solo due punti in due gare. Per il napoletano, da due appuntamenti alla guida della BMW lasciata libera da Reiterberger, finora quattro manche nettamente al di sotto delle aspettative. Zero punti per il campano Russo, fermato due volte da problemi tecnici.

Seppur ritardata di oltre tre ore e disputata su soli undici giri, la Supersport ha offerto comunque grande spettacolo, con la seconda vittoria stagionale di Sofuoglu davanti a Mahias e Jacobsen, mentre hanno deluso gli italiani. Con il successo imolese, il turco della Kawasaki si è portato a quota 50 in graduatoria, ancora a 35 lunghezze da Mahias, leader incontrastato. Le due cadute rimediate nei primi due scampoli di gara hanno lasciato Rolfo a quota 44, quinto assoluto e migliore dei centauri tricolore.

Il gruppo dei ragazzini terribili della Supersport300 è stato regolato dallo spagnolo Garcia, il quale ha preceduto il nostro Coppola e Sanchez. Solo undicesimo il leader mondiale Deroue, che conserva comunque quattordici lunghezze di vantaggio sul più diretto inseguitore.
La Superstock, di cui si è parlato in precedenza, ha visto la vittoria di Rinaldi davanti a Tamburini e Razgatlioglu, con Sandi,. Faccani e Ferrari ai piedi del podio dopo una minigara di soli nove passaggi.

Francesco De Giorgi