Notizie » Sport » Motori

28/05/2017
Gp Gran Bretagna Superbike: Sykes e Rea si dividono le vittorie nel ricordo di Hayden.
Comunque vadano le cose, Jonathan Rea riesce sempre, è il caso di dirlo, a cadere in piedi. Dopo un volo pauroso nella manche di sabato dovuto ad un taglio sul battistrada provocato probabilmente da un detrito, il nordirlandese della Kawasaki, caduto anche nel warm up, ha inventato una gara 2 tatticamente perfetta, con un’eccellente partenza che gli ha permesso di prendere il comando dopo solo un giro e poi di allungare approfittando delle disavventure degli avversari fino alla vittoria finale. Eppure Rea non era il più veloce in pista. Era più rapido di lui il compagno Tom Sykes, vincitore al sabato per la nona volta consecutiva a Donington Park, ma l’inglese è partito troppo in sordina perdendosi in rimonta e, malgrado abbia ridotto il distacco di due terzi dal compagno, non è riuscito ad avvicinarsi a sufficienza per tentare l’attacco.
Entrambi i piloti hanno dedicato le loro vittorie alla memoria di Nicky Hayden, lo sfortunato campione scomparso in settimana dopo un incidente stradale. Lo statunitense è stato ricordato anche con un minuto di silenzio prima del via di gara 1 e dal team Ten Kate, che ha portato comunque la sua Honda sul tracciato inglese e l’ha esposta ai box. Weekend da dimenticare per Chaz Davies. Il ducatista è scivolato al sabato quando era in testa per poi risalire in sella ed inerpicarsi all’ottavo posto, mentre in gara 2 è stato mandato fuori pista da Haslam, caduto dopo un contatto con Mercado e poi rallentato dalla scivolata proprio dell’argentino qualche giro dopo. Per lui un terzo posto strappato coi denti dalle mani di Van der Mark a poche curve dall’arrivo ma con grandi rimpianti. Nella gara di sabato, eliminati Rea e Davies, il podio è finito alla wild card Haslam, pilota di grandissimo talento da due anni lontano dal palcoscenico mondiale, ed a Lowes, autore di un’eccellente rimonta con la quale ha beffato nel finale Melandri.
Il ravennate, deluso dal risultato di gara 1, ha dovuto alzare bandiera bianca la domenica per il salto della catena occorsogli dopo pochi giri a causa delle troppe vibrazioni patite dalla sua Ducati. Weekend no per gli altri italiani, che hanno raccolto qualcosa solo in una gara 2 condizionata da tantissimi ritiri e cadute. Miglior piazzamento stagionale per De Rosa, decimo la domenica. Per il napoletano dopo tre gare il bilancio continua a non essere in attivo e, soprattutto, nel confronto con il dimissionario Reiterberger a parità di gare disputate, è il tedesco a prevalere. Punti domenicali anche per Russo e per Badovini, malgrado quest’ultimo abbia concluso staccato addirittura di cinque giri a causa di una lunga sosta ai box per un problema tecnico.
Dopo Donington , Rea mantiene saldo il comando del mondiale con 55 lunghezze su Sykes e 75 su Davies. Terzo trionfo di fila per Sufuoglu, che si dimostra ancora una volta l’assoluto riferimento della Supersport. Il turco, che ha preceduto sul traguardo il leader mondiale Mahias e Cluzel, sta dando fondo a tutte le sue possibilità per tentare la rimonta disperata dalla vetta, ora distante 30 punti, dopo aver saltato per infortunio l’inizio della stagione. Malissimo gli italiani, praticamente tutti per terra o nella ultime posizioni col solo Rolfo a punti in una desolante quattordicesima piazza. Da segnalare che ancora una volta la gara ha avuto luogo su una distanza ridotta perché sospesa nei primi chilometri per olio in pista.
Vittoria per distacco di Ratzgatlioglu in una Superstock caratterizzata da distacchi inusualmente elevati e decimata dagli infortuni e dalle assenze. Sul podio assieme al turco sono finiti Marino e Scheib, i quali hanno preceduto i nostri Tamburini e Sandi, con Vitali, Faccani, Calia e Pusceddu a punti. A terra nella prime fasi Rinaldi, che ha così ceduto la leadership proprio a Ratzgatlioglu, ora primo a +9 sull’italiano. Grande vittoria del nostro Alfonso Coppola nella SSP300. Il diciannovenne di Scafati ha battuto in volata il duo spagnolo composto da Perez e Garcia ed ha approfittato del quarto posto di Scott Deroue per portarsi a sole due lunghezze di distacco in graduatoria. Bene Pontone, quinto, e Giacomini, settimo, a punti anche Grassia, De Gruttola e Rovelli.
Francesco De Giorgi
