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MotoGP Assen: Rossi vince davanti a Petrucci, Dovizioso leader mondiale, Morbidelli 1° in  Moto2.

25/06/2017

MotoGP Assen: Rossi vince davanti a Petrucci, Dovizioso leader mondiale, Morbidelli 1° in Moto2.

Come sempre il circuito di Assen, considerato da molti “l’università della moto”, ha offerto uno spettacolo incredibile alle decine di migliaia di appassionati assiepati sulle tribune, con il tradizionale zampino di un meteo imprevedibile che ha rimescolato totalmente le carte ad otto passaggi dalla conclusione. La vittoria, nell’ateneo a due ruote, non poteva che andare al “Dottore” per antonomasia, un Rossi finalmente sul gradino più alto del podio ad oltre un anno dall’ultimo successo maturato nel 2016 a Barcellona. Valentino è riuscito a gestire la fase più difficile della corsa con grande tempra, resistendo agli attacchi degli avversari ed in particolare di un eccellente Petrucci fino tagliare per primo il traguardo in trionfo. La gara ha avuto una prima fase in cui il leader è stato l’ottimo Zarco, partito dalla pole e velocissimo nei primi giri grazie anche a delle coperture più morbide degli avversari.

A metà gara, quando il francese ha cominciato a sentire il degrado delle gomme Rossi è passato a condurre dopo un duello breve che ha anche visto i due centauri toccarsi lievemente. In quel momento, alle spalle della coppia c’erano Marquez e Petrucci, con Vinales e Dovizioso staccati di qualche secondo in un altro gruppo che comprendeva altri cinque concorrenti. A metà gara il colpo di scena più importante per la classifica mondiale, con Vinales che finiva a terra all’ultima chicane venendo evitato per pochi millimetri dall’accorrente Dovizioso: parlare di miracolo può non essere eccessivo per un incidente che avrebbe potuto davvero avere conseguenze catastrofiche. Quando ormai la gara pareva segnata con Rossi al comando, una lieve pioggia ha cominciato a disturbare i concorrenti rallentandone il ritmo.

Ormai alla frutta con le gomme, Zarco ha tentato la carta del cambio moto imitato da tanti altri, ma la pioggia non ha mai realmente bagnato il tracciato olandese vanificando l’azzardo del francese e dei suoi emuli, tra cui Lorenzo. Approfittando della cautela dei primi, Dovizioso ha in breve ricucito lo strappo coi tre di testa inserendosi nella battaglia per la vittoria che per qualche giro ha infiammato l’asfalto di Assen, prima che Rossi e Petrucci riuscissero a distanziare l’italiano ed un Marquez in affanno. I due sarebbero in breve stati raggiunti da un tonico Crutchlow, intenzionato a prendersi il podio con ogni mezzo mentre davanti Petrucci sembrava in grado di poter davvero puntare alla vittoria.

Nell’ultimo giro, però, Rossi riusciva a prendere sul connazionale quei pochi metri che gli avrebbero garantito il successo, aiutato da un distratto Rins (brutto rientro il suo dopo due mesi e mezzo di infortunio) che non si è prontamente fatto da parte in fase di doppiaggio. Dietro di loro, abbastanza staccati, hanno chiuso Marquez, Crutchlow e Dovizioso, con l’italiano che ora è in testa al mondiale con 4 lunghezze di vantaggio su Vinales e sette su Rossi. Parziale riscatto per Iannone, nono, mentre ha ancora deluso su tutta la linea Lorenzo. Lo spagnolo non è mai stato competitivo durante il weekend olandese, qualificandosi addirittura ventunesimo e terminando la gara quindicesimo ad un giro di ritardo dopo aver tentato un disperato cambio di moto alle prime gocce di pioggia. Per Lorenzo, ottavo in graduatoria a 55 punti da Dovizioso, un momento davvero no. 

In Moto2 ottima vittoria di Morbidelli, che ha battuto il suo rivale diretto nel mondiale Luthi, ora a quota -12 e Nakagami, che ha approfittato della retrocessione di un posto comminata a Pasini per taglio di chicane.

Vittoria in volata per Canet in Moto3, primo su Fenati e McPhee. Mir, leader mondiale oggi soltanto nono, mantiene comunque sul vincitore odierno un ampio margine di 30 lunghezze, due in più sul nostro Fenati. Salutata l’Olanda il motomondiale non si ferma e tornerà in pista tra soli sette giorni per il GP di Germania, ultima prova prima della pausa estiva.

Francesco De Giorgi 

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