Il Sachsenring è il suo giardino di casa e Marc Marquez anche quest’anno ha confermato la sua assoluta supremazia, cogliendo l’ottava vittoria consecutiva in terra tedesca, nazione in cui è imbattuto dal lontanissimo 2010, avendo vinto da allora tutte le gare disputate in 125, Moto2 e MotoGP. Non poteva esserci dunque teatro migliore per il ritorno al vertice dello spagnolo, al secondo successo stagionale dopo un’astinenza durata ben cinque gare e nuovo leader del mondiale.

Il più grosso ostacolo tra Marquez ed il successo è stato rappresentato dal sorprendente Jonas Folger su una Yamaha privata. Il tedesco, eroe di giornata, è rimasto a lungo al comando nella fasi iniziali, cedendo soltanto negli ultimissimi passaggi e accontentandosi del secondo posto finale, comunque il suo miglior piazzamento in carriera nella classe maggiore. A far compagnia ai due fuggitivi sul podio un ritrovato Pedrosa, staccatosi a metà gara dal duo di testa ma in grado ancora di mantenere un margine sufficiente sul rimontante Vinales e su Rossi, in quest’ordine alle sue spalle. Per gli alfieri della Yamaha ufficiale un weekend interlocutorio, caratterizzato da problemi tecnici e da una moto non proprio in palla sul budello tedesco. Weekend no per la Ducati, che ha piazzato il privato Bautista al sesto posto, ma ha visto Dovizioso fermarsi ad una magra ottava posizione, che gli ha fatto perdere dopo una sola gara la leadership a favore di Marquez, ora primo con cinque punti su Vinales e sei proprio su Dovizioso.

La moto di Borgo Panigale ha patito l’impossibilità di scaricare tutta la sua potenza sul tortuoso circuito tedesco e ha visto i propri piloti in grave difficoltà con le gomme. Ancora una gara no per Lorenzo, undicesimo dopo aver brevemente gustato il podio ad inizio gara. Alle spalle dello spagnolo ha chiuso Petrucci, un po’ più a lungo tra i primi ma poi in crisi nera, verosimilmente per il consumo delle coperture. Gara ok per l’Aprilia, che ha portato al settimo posto un tonico Espargarò, mentre Lowes ha concluso ancora una volta nella ghiaia una prestazione già di per sé opaca. Punti per le due KTM di Pol Espargarò e Smith, mentre ha mancato di poco l’ultimo posto utile la wild card Kallio, collaudatore della casa austriaca. Ennesimo disastro in casa Suzuki, con Iannone caduto nelle fasi finali di gara e Rins sconsolatamente ventunesimo ed ultimo. Per la casa di Hamamatsu la sosta dovrà servire a riordinare le idee per risollevare una stagione al di sotto delle più nere previsioni.

Sesta vittoria stagionale in Moto2 per il nostro Franco Morbidelli, vincitore in volata su Oliveira e su un trittico tricolore composto da Bagnaia, Corsi e Pasini. Grazie alle cadute che hanno messo fuori gioco i suoi rivali Luthi e Marquez, Morbidelli ha preso il volo in classifica attestandosi a quota 173, ben 37 punti in più rispetto a Luthi, mentre Marquez ha perso il terzo posto in graduatoria a favore di Oliveira.

Successo per Joan Mir in Moto3, con lo spagnolo primo di un soffio sul nostro Fenati e sul connazionale Ramirez. Quarto posto per Bulega e sesto per Bastianini, con Di Giannantonio e Bezzecchi a punti ma più staccati. Con la vittoria tedesca, Mir allunga ancora di più in classifica portandosi a +37 sul nostro Fenati, che approfitta della scivolata di Canet per salire al secondo posto in classifica. Lasciata la Germania, il circo del motomondiale va in vacanza fino al prossimo sei agosto, data in cui si disputerà il Gp della Repubblica Ceca sul circuito Masarik di Brno.

Francesco De Giorgi