La notte di Singapore, il tracciato cittadino e, per la prima volta nelle storia delle gare in notturna, la pioggia: c'erano tutti gli elementi per una catastrofe dal punto di vista sportivo e così è stato, almeno per la Ferrari. Nelle qualifiche Vettel aveva strappato una pole eccellente, precedendo abbastanza nettamente Verstappen, Ricciardo e Raikkonen, con le Mercedes in difficoltà come nella scorsa stagione e relegate in terza fila. C'era la concreta possibilità di poter allungare di nuovo nella graduatoria mondiale, ma un brutto start del tedesco e di Verstappen è stato la causa scatenante dell'incidente al via che ha escluso le Ferrari dalla gara ed ha spostato la bilancia iridata nettamente dalla parte di Hamilton e della Mercedes.

Forse sorpreso dall'asfalto viscido, Vettel non ha avuto una partenza ottimale ed ha pensato subito a proteggere la posizione da Verstappen, partito persino peggio ed attaccato a sua volta da Raikkonen alla sua sinistra. Per evitare il leader ferrarista, l'olandese si è allargato di quel tanto che bastava per colpire in pieno l'altro pilota di Maranello innescando una carambola che ha visto coinvolto anche lo sfortunato Alonso, autore di uno start splendido ma costretto al ritiro dopo pochi chilometri per le conseguenze della speronata rimediata. Difficile attribuire una responsabilità in quello che è apparso un incidente di gara: Vettel aveva diritto di proteggere la posizione facendo la sua traiettoria, ma Verstappen e ancor di più Raikkonen non potevano sparire né tantomeno frenare in pieno rettilineo ed in accelerazione per evitare il contatto.

Eliminati i primi tre ed Alonso, il comando è stato raccolto da Hamilton il quale, dopo un ottimo avvio, non ha dovuto far altro che controllare la gara su un tracciato che andava via via asciugandosi. Malgrado qualche piccolo errore di guida, il britannico ha facilmente gestito il prosieguo della competizione senza farsi disturbare dalle safety car intervenute per gli incidenti di Kvyat ed Ericsson e tenendo sempre la giusta distanza su Ricciardo, alla fine buon secondo, e su Bottas. Grazie al successo di Singapore, Hamilton fugge via nel mondiale portandosi a +28 su Vettel, ora incalzato alle spalle anche da Bottas. Dietro il trio di testa c'è stata gloria per le seconde linee, protagoniste in una gara che i tanti incidenti hanno fatto concludere al limite delle due ore quando la distanza prevista non era ancora stata completata. A chiudere al quarto posto è stato un bravissimo Sainz, che ha annunciato ufficialmente il suo passaggio dalla Toro Rosso alla Renault. Dietro lo spagnolo si sono clssificati Perez, Palmer (ai primi punti stagionali), Vandoorne, Stroll, Grosjean ed Ocon. Fuori dai punti i soli Massa e Wehrlein, ritirati per cause tecniche il positivo Hulkenberg e Magnussen. A margine va rimarcato l'annuncio del divorzio tra McLaren e Honda per l'anno venturo, che vedrà la squadra di Woking passare ai propulsori Renault e la casa giapponese fornire le proprie power unit alla Toro Rosso.

Salutata la città-stato asiatica, il mondiale di Formula 1 tornerà in pista il prossimo primo ottobre sul tracciato di Sepang, sede del Gp della Malesia.

Francesco De Giorgi