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Superbike: a Jerez Rea continua il suo dominio, Rinaldi e Garcia campioni

22/10/2017

Superbike: a Jerez Rea continua il suo dominio, Rinaldi e Garcia campioni

Era un vuoto nel suo palmares che andava colmato nel migliore dei modi. Jonathan  Rea, dominatore degli ultimi tre mondiali Superbike, prima di ieri non era mai riuscito a vincere sul tracciato di Jerez de la Frontera, ma in questo weekend ha dato fondo a tutto il suo repertorio in termini di talento e fortuna per ottenere una splendida doppietta. Il nordirlandese ha portato a casa due vittorie per distacco, anche se molto diverse nelle modalità di conseguimento. Fortunosa quella del sabato, raccolta dopo che un problema tecnico ha ammutolito la Ducati del leader momentaneo Melandri, perentoria quella odierna, figlia di una fuga perfetta, ordita nei primissimi passaggi e portata a termine con estrema sicurezza. Per i rivali di Rea c’è stata poca gloria. L’unico che ha mostrato un passo paragonabile a quello dell’alfiere Kawasaki è stato proprio Melandri ma, detto del guasto di ieri, oggi il ravennate non ne ha imbroccata una, sbagliando partenza, commettendo ripetuti errori in frenata e perdendo troppi giri nel liberarsi del compagno Davies. Il suo secondo posto finale può ritenersi poco per quanto dimostrato in pista, non tanto in termini di piazzamento quanto in termini prestazionali. Davies, da parte sua, ha chiuso terzo dopo essere stato secondo al sabato davanti a Sykes, poi deludente quinto nella gara odierna. Buona prova delle Yamaha, in lotta per il podio in entrambe le manche ed ormai terza forza del mondiale, praticamente inesistente la concorrenza. Buono il rientro mondiale di Guintoli, chiamato a concludere la stagione sulla Kawasaki (nel frattempo diventata iridata costruttori) del team Puccetti ed autore di un sesto ed un ottavo posto, mentre ha destato curiosità la Suzuki schierata per Schmitter dall’importatore tedesco. La moto di Hamamatsu mancava dal mondiale ormai da due stagioni ed è tornata in pista, presumibilmente per tastare il terreno in vista del rientro previsto nel 2019, con l’esemplare che normalmente viene schierato nell’IDM, il campionato tedesco di categoria. Modificata radicalmente in vista del debutto mondiale, la Suzuki è apparsa ancora piuttosto lenta e molto lontana dalla concorrenza, chiudendo il weekend con un doppio ritiro. In ogni caso, moto, pilota e team saranno in gara anche a Losail per il gran finale.

Splendida vittoria per Federico Caricasulo in Supersport. L’italiano della Yamaha ha battuto Cluzel al termine di una battaglia bellissima che si è conclusa soltanto sotto la bandiera a scacchi. Terzo posto per un eroico West sulla Kawasaki lasciata libera da Sofuoglu infortunato. Quinto il leader mondiale Mahias alle spalle della MV di Jacobsen. I piazzamenti di Cluzel e Morais (sesto) non sono stati sufficienti a tenerli ancora in lizza per il mondiale, nel quale l’unico contendente per Mahias resterebbe Sofuoglu, il quale molto difficilmente riuscirà a recuperare per la gara conclusiva in Qatar per tentare di strappare un titolo ormai nelle mani del francese. Il quindicesimo posto finale è stato sufficiente all’estone Soomer per vincere con un solo punto di vantaggio l’europeo di categoria ai danni dell’ottimo Hartog, ottavo.

Finale scoppiettante nella Superstock, con Michael Ruben Rinaldi che conquista il titolo con la Ducati grazie al sesto posto finale, con Razgatlioglu che non riesce, malgrado il terzo gradino del podio, a sottrargli la leadership e Marino che finisce coinvolto in un incidente alla seconda curva ed abbandona tutte le sue chance di successo. Vittoria finale per Reiterberger, tornato in Superstock come wild card, davanti all’ucraino Mykhalchyk.

Vittoria di Hendra nella Supersport300 e primo titolo della storia allo spagnolo Garcia, quarto in scia al campano Alfonso Coppola, autore di una gara maiuscola ma secondo in campionato per un solo punto. Buon debutto per la KTM, al quinto e sesto posto con Bonoli e Jahnig. A Jerez si è chiusa la stagione della Superstock e della Supersport300, ma in Qatar tra due settimane si chiuderanno anche le  ostilità di Superbike e Supersport, l’ultima classe ancora senza un campione del mondo.

Francesco De Giorgi
 

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