Andrea Dovizioso ha vinto il Gp di Malesia corso sul tracciato allagato di Sepang ed ha approfittato delle difficoltà affrontate da Marquez nelle ultime tornate per tenere ancora viva la lotta mondiale. Il forlivese ha trionfato al termine di una gara difficilissima, partita su asfalto allagato e conclusa con le gomme al limite su una pista che alternava tratti bagnati a zone quasi asciutte. La vittoria del “Dovi” è arrivata al termine di un dominio perentorio del team Ducati ed è giunta anche grazie al gioco di squadra operato dal compagno Jorge Lorenzo, in testa fino a poche tornate dalla fine, il quale lo ha lasciato passare dopo aver ricevuto una segnalazione dai box sul suo display come mostrato in diretta. Lo spagnolo ha così rinunciato alla sua prima probabile vittoria in Ducati, che avrebbe dato un lustro totalmente differente ad una stagione fin qui al di sotto delle aspettative e con pochi lampi. Marc Marquez ha provato fino a metà gara ad inserirsi nella lotta per il successo, ma quando il tracciato ha iniziato ad asciugarsi e le Ducati hanno allungato il passo, ha iniziato a soffrire con le gomme ed ha optato per accontentarsi del quarto posto finale. Grazie a questo risultato finale, Dovizioso si presenterà a Valencia con 21 lunghezze di ritardo da Marquez, alla ricerca di un’impresa che con soli 25 punti in palio sarà difficilissima. A precedere Marquez al terzo posto un eccellente Johann Zarco, ormai solidissima realtà alla guida della sua Yamaha 2016 con la quale ha già conquistato due podi. Tuttavia, il resto della squadra dei tre diapason ha vissuto un weekend da incubo, l’ennesimo di un finale di stagione in cui la bussola è sembrata smarrita per sempre. Rossi ha infatti chiuso una gara tribolata rimontando fino ad un magro settimo posto, mentre Vinales è finito nono senza mai essere stato in posizioni di vertice. Senza voto la presenza di Van Der Mark, solo sedicesimo ed ennesimo sostituto dell’ammalato Folger. Sesto posto finale per Petrucci alle spalle di Pedrosa, mentre Iannone ha concluso solamente diciassettesimo una gara che pareva partita sotto buoni auspici per la Suzuki. Ancora un weekend nero per l’Aprilia. La casa di Noale, orfana di Espargarò infortunatosi a Phillip Island, ha potuto contare sul solo Lowes, il quale ancora una volta ha terminato la sua gara nella terra dopo una caduta.

Epilogo fuori dalla pista per il campionato della Moto2: il nostro Franco Morbidelli (oggi terzo) ha infatti vinto il mondiale ancor prima dello spegnimento dei semafori in quanto il suo unico rivale ancora in lizza, lo svizzero Thomas Luthi, ha dovuto rinunciare alla gara a causa di un infortunio patito durante le prove. Morbidelli è diventato così il primo centauro tricolore a vincere l’iride nella Moto2, nonché il primo campione del mondo italiano dal 2009 ad oggi, interrompendo un digiuno che mai era stato così lungo per i piloti di casa nostra. Un titolo meritato, che ha visto Franco conquistare ben otto successi e che gli aprirà l’anno prossimo le porte della MotoGP sempre con il team Marc VDS, che lo schiererà in sella ad una Honda. La gara ha visto la seconda doppietta consecutiva KTM con Oliveira primo davanti a Binder: la moto austriaca ora fa davvero paura.

Decimo successo stagionale per il neocampione della Moto3 Joan Mir, che ha avuto ragione di Martin e del nostro Bastianini grazie ad una minifuga orchestrata negli ultimi chilometri. grazie al settimo posto finale, Romano Fenati ha conquistato la certezza matematica del titolo di vicecampione. Il motomondiale tornerà in pista per la chiusura del 2017 tra due settimane sul circuito “Ricardo Tormo” di Valencia.

Francesco De Giorgi