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Gp Australia Superbike: Clamorosa doppietta Melandri-Ducati, ma è caos gomme

25/02/2018

Gp Australia Superbike: Clamorosa doppietta Melandri-Ducati, ma è caos gomme

Il mondiale Superbike 2018 è iniziato con ben più di una sorpresa, gare entusiasmanti e qualche colpo di scena evitabile. Marco Melandri ha riportato contro ogni pronostico alla vittoria la Ducati, realizzando una doppietta che mancava in casa della rossa dal 2011 ed ha conquistato la testa del mondiale con due manche vinte con grande merito ed in maniera molto diversa tra loro. In Gara 1 il ravennate ha pazientemente atteso alle spalle di Sykes che si presentassero i temuti problemi di gomme sulla Kawasaki del rivale, per poi passarlo ed andare a vincere con un margine piccolo ma di assoluta tranquillità. Sul podio con lui e l’inglese anche il compagno di squadra Davies, che ha preceduto il ducatista privato Forés ed il campione in carica Rea, in gravissima crisi con le coperture. Proprio le gomme sono state causa di molti imprevisti accaduti durante la prima prova. Oltre a Rea, costretto a chiudere a rilento dopo aver ceduto diverse posizioni, anche Van der Mark ha visto le proprie coperture degradarsi a dismisura nel finale, mentre altri come Torres ed Herfoss sono stati addirittura costretti al ritiro e Hernandez è finito violentemente al suolo infortunandosi a causa dello scoppio di un pneumatico.

A seguito dei problemi riscontrati, peraltro già emersi in prova, l’organizzazione ha deciso di concerto coi team di disputare gara 2 imponendo l’obbligo di un pit stop per la sostituzione delle gomme a metà della distanza, così da evitare guai e ripristinare le giuste condizioni di sicurezza. Va detto che la pista di Phillip Island, per il suo disegno caratterizzato da una netta prevalenza di curvoni veloci a sinistra, già nel 2013 aveva costretto la MotoGP a ricorrere allo stesso stratagemma della sosta forzata per evitare guai peggiori in gara. La prova odierna è stata caratterizzata da un maggiore spettacolo dovuto sia alla maggior spregiudicatezza dei piloti che alla partenza con griglia invertita. Al termine dei 22 giri, Marco Melandri è riuscito a prevalere per pochissimi millesimi in volata su Rea, la cui Kawasaki ha pagato caro il nuovo regolamento in termini di velocità massima. Con loro sul podio ha concluso un eccellente Forés con Sykes quarto. Caduta poco dopo il pit stop per Davies, che in quel momento si trovava in testa. Le prestazioni della Ducati sono state a dir poco sorprendenti su un tracciato apparentemente non amico e, soprattutto, alla luce di test precampionato non certo esaltanti. Melandri, dal canto suo, ha dimostrato di essersi adattato alle nuove regole molto meglio del compagno Davies, che in gara 1 ha rimediato quasi dieci secondi di distacco ed in generale non è mai stato a livello del ravennate.

La Kawasaki è comunque apparsa ancora superiore in termini di prestazione globale, ma i problemi di gomme e la carenza di spunto velocistico hanno pesato oltre misura sul risultato finale. In ogni caso, la prima manche è stata completata in un tempo di ben dodici secondi inferiore a quello dell’anno scorso, e la scala reale dei valori in campo tra le moto ha dimostrato come le regole introdotte abbiano per ora mancato l’obbiettivo di rimescolare le carte. Quanto agli altri, si segnala la ripresa della Honda, settima e sesta con un ottimo Camier, mentre BMW ed MV Agusta sono rimaste nel gruppo. La Yamaha si è confermata terza forza in campo, mentre l’Aprilia ha vissuto un weekend horror, con l’infortunio in prova di Savadori e l’ottavo posto rimediato da Laverty (oggi caduto) in Gara 1.

Buono il debutto di Ratzgatlioglu, male invece Jacobsen, mai in gara per tutto il weekend seppur brevemente in testa durante i pit stop. L’esordio stagionale della Supersport ha visto vincere in solitaria il campione in carica Mahias davanti al rientrante Krummenacher e al deb di lusso Sandro Cortese, che ha avuto la meglio in volata su Caricasulo. Buono l’esordio della nuova line-up MV Agusta, con De Rosa sesto e Badovini nono. Solo quattordicesimo Sofuoglu, attardato da problemi tecnici. Da segnalare il fatto che la gara è stata sospesa dopo pochi chilometri per il brutto incidente occorso a Soomer e Canducci. Prossimo appuntamento tra un mese sull’asfalto thailandese di Buriram.

Francesco De Giorgi 

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