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Il Gp d’Australia apre il mondiale F.1 2018

21/03/2018

Il Gp d’Australia apre il mondiale F.1 2018

La lunga pausa invernale della Formula 1 è ormai giunta al termine e domenica prossima i venti bolidi della massima serie quattro ruote torneranno a sfidarsi sul tracciato dell’Albert Park di Melbourne. Come negli ultimi anni, la squadra da battere sarà la Mercedes, forte del quadri campione Hamilton e del suo scudiero Bottas, autore di un ottimo 2017. Primi contendenti saranno i due alfieri Ferrari Vettel, che fino a tre quarti della scorsa stagione era il candidato numero uno al titolo, e Raikkonen. Line up confermate per Red Bull (Ricciardo e Verstappen), Force India (Perez ed Ocon), Haas (Grosjean e Magnussen) e Renault (Hulkenberg e Sainz). Da segnalare l’addio tra la Honda e la McLaren, passata ora al motore Renault sempre con Vandoorne ed Alonso al volante. Il motorista giapponese passerà al servizio della Toro Rosso, che dopo la girandola di piloti 2017 ha deciso di puntare su Gasly e Hartley. Novità anche alla Williams, la quale ha deciso di affiancare al giovanissimo Stroll l’altrettanto verde Syrotkin, che ha battuto la concorrenza di Robert Kubica, il quale ha cercato fino all’ultimo di rientrare in F.1 a sette anni di distanza dal terribile incidente al Rally di Andora che interruppe brutalmente la sua ascesa.

Per la Williams, puntare su due piloti ancora così inesperti è un grosso rischio, ma in linea generale il mancato ingaggio da titolare di Kubica, che farà comunque da terza guida per il team, è un’occasione persa per tutta la Formula 1. Grande curiosità per il ritorno dell’Alfa Romeo, anche se va precisato che si tratta di un rientro di tipo prettamente mediatico. La casa di Arese, assente in forma ufficiale dal 1985, tornerà in realtà solo come sponsor principale del team Sauber, senza nemmeno porre il proprio marchio sulle power unit Ferrari che utilizzerà la squadra elvetica. Un’operazione di natura commerciale, del tutto analoga a quella in essere tra Red Bull ed Aston Martin, ma che qualifica la Sauber come una sorta di team satellite del gruppo Fiat, tant’è che il solito Ericsson sarà affiancato dal sudafricano Leclerc, proveniente dalla Ferrari Driver Academy come Giovinazzi, che farà da terzo pilota. Al di là delle novità legate a team e piloti, il 2018 rappresenterà per tante ragioni una sorta di nuovo inizio per la Formula 1, che andrà incontro a tanti cambiamenti che modificheranno pesantemente anche l’estetica delle vetture.

Dal punto di vista tecnico, il cambiamento più macroscopico sarà rappresentato dall’introduzione obbligatoria del cosiddetto “halo” un nuovo dispositivo di protezione della testa del pilota che avrà un sostegno poggiato sul telaio della vettura giusto a metà del campo visivo del pilota. A parte le perplessità sull’oggettivo disturbo alla visuale provocato da halo, molti degli osservatori hanno posto concreti dubbi sull’efficacia reale del dispositivo. Da segnalare anche il divieto delle “pinne” sul cofano e dei dispositivi aerodinamici detti “T-wings”. Dal punto di vista motoristico, da quest’anno il numero delle componenti della power unit utilizzabili per stagione è stato ulteriormente ridotto a due in alcuni casi (motore termico, MGU-H e turbocompressori) e a tre per tutto il resto. Dal punto di vista sportivo, è stata allargata la possibilità dei commissari nel comminare penalità per partenza anticipata viste alcune controversie nate lo scorso anno sul funzionamento dei sensori e sull’esatto posizionamento in griglia dei piloti.

Novità anche dal fronte gomme, con la Pirelli che introdurrà due nuove mescole (hypersoft e superhard) che porteranno a nove il totale dei compound a disposizione. Il calendario prevede quest’anno ben 21 gran premi, con due rientri prestigiosi: dopo 10 anni si tornerà in fatti a gareggiare in Francia, stavolta sullo storico tracciato del Paul Ricard di Le Castellet, dal quale la F.1 mancava dal 1990. Verrà per l’occasione ripristinato, dopo opportune modifiche, il circuito lungo, abbandonato dopo l’incidente mortale di Elio De Angelis nel 1986. Altro rientro per il GP di Germania, che avrà luogo ad Hockenheim, mentre sparirà dopo 19 edizioni la gara malese. Da segnalare il ritorno al passato per quanto riguarda gli orari di partenza, non più uniformati alle 14 ora locale, ma personalizzati a seconda della nazione e di altri fattori contingenti e l’assenza della tv di stato italiana che trasmetterà, salvo novità, soltanto il GP di Monza a settembre.

Francesco De Giorgi 

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