Lewis Hamilton è tornato definitivamente. Dopo un inizio di stagione a dir poco sottotono, il britannico è riuscito a conquistare la seconda vittoria consecutiva sul tracciato del Montmelò a Barcellona. Se il successo ottenuto a Baku era stato oggettivamente figlio di una serie di circostanze fortunate, quello spagnolo è invece il frutto di un concreto dominio messo in mostra sin dalle prime prove, grazie anche ad una ritrovata Mercedes, tornata ad essere la vettura di riferimento nel mondiale. Davanti alla rinascita di Hamilton fa particolarmente specie invece l’errore strategico marchiano commesso in gara dalla Ferrari, che ha richiamato Vettel ai box per una inutile seconda sosta sperando di cogliere i vantaggi di un crollo prestazionale degli avversari che non si è visto. Il via della gara è stato decisamente movimentato: se davanti Vettel ha azzeccato un grande start sopravanzando Bottas ed accodandosi a Hamilton, dietro Grosjean ne combinava un’altra delle sue.

Partito in testacoda nel lungo curvone dopo la prima variante, il pilota della Haas ha tentato in qualche modo di tenere la vettura accelerando mentre questa ruotava in mezzo alla pista, ma nel fumo scaturito dal roteare delle gomme veniva centrato dagli incolpevoli Hulkenberg e Gasly. Tanta paura e tanti rottami in pista ma, per fortuna, nessuna conseguenza per i piloti. Dopo il lungo periodo di safety car, la gara è ripartita con le prime tre posizioni confermate e Raikkonen, Verstappen e Ricciardo ad inseguire. Nel tentativo di tutelare la sua posizione dagli attacchi di Bottas, Vettel ha leggermente anticipato la prima sosta riuscendo nell’impresa per un soffio e grazie ad un sorpasso doppio ai danni del finlandese e di Magnussen effettuato proprio mentre il rivale della Mercedes rientrava in pista dal pit stop. Il giro 25 è stato invece fatale a Raikkonen, costretto ad abbandonare la gara per un problema tecnico che gli aveva fatto perdere potenza alla power unit.

Il momento clou della gara si è avuto a circa 25 tornate dall’arrivo, quando Esteban Ocon ha dovuto abbandonare a bordo pista la sua Force India per colpa di un guaio meccanico. Vista la posizione della vettura a bordo pista, la direzione gara ha deciso di instaurare il regime di virtual safety car per consentire lo spostamento della monoposto del messicano, operazione durata in verità molto più del necessario. Il box Ferrari, credendo probabilmente di potersi avvantaggiare negli ultimi giri grazie al minor consumo delle gomme, ha richiamato ai box Vettel per il pit stop, ma qualcosa è andato storto durante le operazioni e la sosta è durata qualche secondo più del previsto, facendo sì che il ferrarista cedesse la posizione non solo a Bottas, ma anche a Verstappen. In quel momento, di fatto, la gara si è chiusa. Davanti, Hamilton è fuggito via forte di un ritmo molto più veloce di quello degli avversari, mentre Bottas ha avuto vita facile nel mantenere una seconda posizione che nessuno ormai poteva più insidiargli.

La lotta per il terzo posto non è di fatto esistita, dato che Vettel è riuscito ad avvicinarsi concretamente a Verstappen soltanto durante l’ultimo passaggio, senza però essere mai in grado di portare un attacco al rivale nonostante quest’ultimo avesse danneggiato l’ala anteriore in regime di neutralizzazione con una lieve tamponata ad una Williams doppiata. Un'occasione persa per la Ferrari, che si è trovata in difficoltà rispetto alla Mercedes ma aveva comunque la possibilità di contenere i danni restando al secondo posto e invece ha sprecato tutto cercando una mossa a sorpresa che si è rivelata controproducente. Alle spalle dei quattro di testa ha chiuso un Ricciardo decisamente sottotono, mentre dietro di lui, già doppiato ha concluso un ottimo Magnussen. A punti anche Sainz, Alonso, Perez ed un ottimo Leclerc, finalmente esploso dopo il sesto posto di Baku assieme ad una ritrovata Sauber. Prossimo appuntamento sulle strade del Principato di Monaco tra due settimane.

Francesco De Giorgi