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Napoli-Crotone 2-1, chiusura in bellezza: Milik e Callejon condannano il Crotone

20/05/2018

Napoli-Crotone 2-1, chiusura in bellezza: Milik e Callejon condannano il Crotone

Ultima giornata di campionato, passerella di fine stagione, al San Paolo, per la squadra di Maurizio Sarri al termine di un torneo emozionante, malgrado lo scudetto vinto per la settima volta consecutiva dalla Juventus. Il Napoli affronta il Crotone, in un match che si conclude con la vittoria della squadra di casa con il risultato di 2-1.

Gli azzurri scendono in campo con il solito 4-3-3: confermati i titolarissimi, eccetto Mertens e Hamsik, fatti accomodare in panchina in favore di Milik e Zielinski. Gli ospiti, costretti a vincere per rimanere in Serie A, rispondono per le rime con una disposizione analoga quasi tutta italiana: unici stranieri, lo svedese Rohden e il nigeriano Simy (affiancato, in attacco da Trotta e Nalini).

Match equilibrato, sin dalle prime battute. I padroni di casa appaiono grintosi e volitivi, cercando di colpire i rossoblu con scambi rapidi e lanci verticali. Gli uomini guidati da Walter Zenga, invece, serrano i ranghi per puntare sulla fisicità dei centravanti Trotta e Simy. Non ci sono occasioni da gol degne di nota, nei primi 15 minuti di gioco: il Crotone non offende, né rischia veramente di andare in svantaggio. Tutto questo, però, fino al 23esimo: minuto in cui Milik segna l'1-0, su pregevole cross di Insigne (pericoloso al 20' con un insidioso destro a giro).

I calabresi accusano il colpo, e rispondono soltanto al 28esimo con un sinistro debole e centrale di Nalini. Il Napoli, intanto, continua a macinare gioco, fino a portarsi sul 2-0 al 33esimo: altra pennellata di Insigne, sul secondo palo, a pescare il taglio di Callejon, che non può sbagliare sotto porta. Insistono i partenopei, sfiorando il tris con un violento sinistro dalla distanza di Zielinski, deviato in corner da un prodigioso intervento di Cordaz. Che nulla avrebbe potuto sull'incornata di Koulibaly, sul conseguente calcio d'angolo. Al 40esimo, il terzo gol napoletano ancora non arriva, a causa di un tiro sballato del talento di Frattamaggiore, lanciato in contropiede. Ancora: Callejon lascia partire un violento destro, dal limite dell'area crotonese, alzato in calcio d'angolo dall'estremo difensore calabrese (unico positivo tra i suoi). Così, il primo tempo si chiude sul doppio vantaggio azzurro, senza minuti di recupero.

La ripresa inizia senza cambi, tra le fila casalinghe, ma con un Crotone più aggressivo. Guadagna subito un corner, sulla cui battuta alta Reina esce a vuoto, costringendo la difesa a murare la ribattuta a colpo sicuro dei rivali. I pitagorici ci provano continuamente, basandosi su lanci lunghi ed incursioni estemporanee degli esterni, senza però impensierire la compagine napoletana. Che tiene la gara sotto controllo e va nuovamente vicino alla terza marcatura, al 56simo, con un pericoloso mancino di Milik (di poco sul fondo). Ed è proprio l'ex Ajax (standing ovation per lui) a lasciare il rettangolo di gioco al 67esimo, per Dries Mertens. Il folletto belga, al primo pallone buono, non si lascia pregare e costringe Cordaz a spingere la sua rasoiata sul palo. L'azione non si ferma, la sfera viene recuperata e giunge a Jorginho, che tira senza pensarci su due volte: a lato di un soffio.

È, quindi, il momento di Hamsik e Rog, che entrano in campo tra il 75esimo e 77esimo, in luogo (rispettivamente) di Insigne ed Allan. Negli ultimi minuti di gioco, non ci sono sussulti: il San Paolo è in festa, ed abbraccia i suoi beniamini alla fine di un campionato esaltante e di una contesa avvincente nel segno del bel gioco leggero e spensierato. Per il Crotone, invece, si tratta di una sconfitta-sentenza che condanna i rossoblu alla retrocessione in Serie B, dopo due anni, alla luce della vittoria della Spal contro la Sampdoria. A nulla serve, la segnatura di Tumminello al 90'.

Alessandro Alberto Di Porzio
 

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